Rai, Di Maio frena Salvini: "Foa non è l'unica scelta"

Continua lo scontro sulla presidenza Rai. Il leghista pronto ad andare avanti con Foa. Ma il M5s: "Evitiamo la prova di forza"

Rai, Di Maio frena Salvini: "Foa non è l'unica scelta"

Lo scontro è durissimo e rischia di portare a una impasse senza precedenti. Ma, mentre Matteo Salvini sembra determinato a tirare dritto su Marcello Foa alla presidenza della Rai, Luigi Di Maio sembra iniziare a vacillare. "Il governo non può ignorare il voto della commissione di Vigilanza Rai", va ripetendo il capo politico del Movimento 5 Stelle invitando l'alleato a "trovata un'alternativa" da proporre in consiglio di amministrazione.

Lo strappo si è consumato di ieri mattina in commissione di Vigilanza Rai, dove la mancata partecipazione al voto di Forza Italia ha fatto saltare la nomina di Foa alla presidenza di viale Mazzini. È Silvio Berlusconi a pretendere dall'alleato leghista l'indicazione di un nuovo nome, ma Salvini non è disposto a fare passi indietro. Sostenendo che il consiglio di amministrazione della Rai è comunque nel pieno delle sue funzioni, è pronto ad andare avanti così con Foa che eserciterà le funzioni di presidente in quanto consigliere più anziano. Il Partito democratico e Forza Italia sono, però, pronti a dare battaglia è a chiamare in causa il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, qualora il partito di via Bellerio riproponesse il nome del giornalista italo-svizzero. "Faremo ricorso", hanno assicurato i dem mentre lo stesso Berlusconi ha sottolineato come un'eventualità simile presenterebbe, "secondo il parere di autorevoli professionisti, problemi giuridici non superabili".

Essendo cambiata la legge sulla nomina del presidente non c'è neanche un precedente. Rischia, quindi, di aprirsi uno scontro con i più alti vertici istituzionali che vigilano sulla partita. E con il Movimento 5 Stelle che pur attaccando Berlusconi ("Ha riproposto TeleNazareno") non esclude che si vada verso un'altra strada. "Se non c'è intesa, mi pare chiaro che il nome di Foa non può tornare. Questo lo dice la legge, non io", commenta Di Maio chiedendo a Salvini di "evitare forzature" e di cercare una figura alternativa. Ieri, secondo un retroscena pubblicato oggi da Repubblica, però, il leader grillino si sarebbe sentito al telefono con Giancarlo Giorgetti che ha curato in prima persona il dossier Rai.

Una telefonata pacifica durante la quale, però, il vicepremier avrebbe esternato i propri dubbi sul continuare un braccio di ferro che potrebbe "esporre l'intero cda al rischio di ricorsi e impugnative per tutte le nomine di peso che si appresta a varare, dalle direzioni di reti a quelle dei tg".

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