Chi pensava che la storiaccia degli sms minacciosi ai consiglieri di Vigilanza Rai Andrea Ruggieri (Forza Italia) e Davide Faraone (Italia viva) fosse l'ultimo problema per Sigfrido Ranucci si sbagliava. Che sia manipolato o meno, come sostiene il conduttore di Report, il video pubblicato dal Riformista che lo ritrae a parlare di come fregare la Rai attraverso l'acquisto di materiale scadente in cambio di un video compromettente «in nero» lascia impressionati. «Se lo scoop fosse confermato saremmo di fronte ad uno scandalo gravissimo», twitta Luciano Nobili (Iv), «quelle frasi delicatissime sul tema fatturazione e altro il conduttore di Report sembra davvero averle pronunciate», replica il renziano in Vigilanza Rai Michele Anzaldi, che chiede all'ad Carlo Fuortes che il video finisca all'Audit aperto ieri. Una bella grana per Ranucci, che già giovedì sera si difendeva accusando il Riformista di aver riciclato una vicenda già finita in tribunale, minacciando querele a go go, ieri anche a Giornale e Libero. Strano, perché giovedì sera anche i siti di Fatto quotidiano e Open l'hanno ripresa. Perché Ranucci, che al Giornale l'altra sera ha detto «sono cose vecchie» non querela anche loro? Perché sono «amici»?
«Ad occuparsene sia anche la Corte dei Conti, che vigila sulla Rai con un magistrato appositamente delegato», insiste il battagliero consigliere renziano Anzaldi. «No, l'audit è la sede giusta per spiegare tutto», frena il senatore Pd Andrea Marcucci mentre l'azzurro Ruggieri si è già rivolto ai magistrati: «Depositerò i messaggi minatori di Ranucci, oltre che in Vigilanza, anche alla Procura». E mentre Faraone parla di «fabbrica di dossier» anche in Rai qualcuno comincia a voltargli le spalle, come l'ex leader Usigrai Vittorio di Trapani, che su Facebook poi è costretto a correggersi quando viene sommerso dalle critiche. Chi tra i colleghi l'ha visto non ha dubbi: «È roba da sospensione cautelare almeno».
Il Riformista conferma l'autenticità del materiale pubblicato e annuncia nuove rivelazioni oggi, anche in merito al presunto «appuntamento con il capo dei
Ros dei carabinieri» che Ranucci avrebbe promesso a un sedicente latitante. «Sigfrido attento, non è un audio. E non è manipolato. Ed è del tutto inedito. Lo abbiamo verificato», twitta il direttore Piero Sansonetti. FMan
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