Rapina nella villa di Baggio, è caccia alla talpa della banda. "Sapevano degli allarmi"

La gang a conoscenza degli orari dei sistemi di sicurezza. La notizia fa il giro del mondo

Rapina nella villa di Baggio, è caccia alla talpa della banda. "Sapevano degli allarmi"
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Altavilla Vicentina, è caccia ai rapinatori del Divin Codino. Per acciuffare il commando che ha preso di mira Roberto Baggio, la Procura di Vicenza mette in campo il Ros, il raggruppamento speciale dei carabinieri e gli esperti del Ris, il reparto scientifico dell'Arma. Tutti in cerca di indizi.

Passamontagna calati, tute nere e guanti per non lasciare impronte, poi quell'accento dell'est. Modus operandi e caratteristiche che porterebbero a una banda specializzata in colpi milionari.

Gli investigatori si starebbero concentrando soprattutto su una presunta talpa. Un elemento che conosce bene il casale dell'ex numero 10 della nazionale sulle colline vicentine e le abitudini della famiglia. Qualcuno, forse, che avrebbe eseguito lavori in casa Baggio e a conoscenza del fatto che il sofisticato sistema di sicurezza viene attivato quando la famiglia Baggio va a dormire. «Ho avuto paura per i miei familiari - mette a verbale Baggio nella lunga deposizione in caserma - ho cercato di difenderli». Appena si rende conto degli intrusi Baggio sferra un pugno al rapinatore più vicino, scatenando la sua reazione.

Colpito in fronte con il calcio di una pistola finisce sanguinante a terra. In casa la moglie Andreina, i due figli maschi, Leonardo e Mattia, la fidanzata di uno di loro e la suocera. «Fermi o vi ammazziamo», urlano. La famiglia viene rinchiusa in una stanza per 40 interminabili minuti mentre i banditi fanno razzia di oro, gioielli, orologi di lusso, Rolex.

«Cercavano la cassaforte ma non ne abbiamo una», spiega l'ex calciatore. In un armadio blindato i fucili da caccia del fuoriclasse. Tranciate le catene che le proteggono, le armi vengono però abbandonate nella fuga. Stessa cosa per i trofei, tra cui il Pallone d'Oro, chiusi in teche a prova di proiettile. Roba che «scotta», tanto che i banditi non la guardano nemmeno. Cercano solo denaro e preziosi. Poi svaniscono nel nulla.

All'esterno li attendono dei complici, almeno un «palo», alla guida di auto e furgoni. Non è escluso che a poche centinaia di metri li aspettino altri mezzi «puliti» con cui sfuggire ai posti di blocco. Professionisti della rapina a mano armata, forse ex mercenari dell'Est secondo le prime ipotesi.

Resta la paura e tanta solidarietà per il fantasista amato in tutto il Veneto. E non solo.

La notizia viene data dai principali quotidiani del mondo, da quelli inglesi, The Guardian, Mirror e Telegraph, a quelli spagnoli, El Mundo e Marca. Ancora. Le Figarò, Le Monde, Le Parisien, Libération, L'Équipe in Francia, il Bild, il Die Welt in Germania, il New York Times e Washington Post negli Usa.

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