Al re delle criptovalute 25 anni. Deve ridare 11 miliardi

Maxi truffa ai suoi clienti. È una delle sentenze più dure per un colletto bianco negli Stati Uniti

Al re delle criptovalute 25 anni. Deve ridare 11 miliardi
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Aveva un business da 32 miliardi di dollari, il mondo ai suoi piedi. Giocava al buon samaritano e puntava alla politica. Ora il re delle criptovalute Sam Bankman-Fried, 32 anni, conosciuto anche come Sbf, è stato condannato a 25 anni di carcere dalla Corte del distretto federale di Manhattan per aver sottratto 11 miliardi di dollari ai suoi clienti, mandando in bancarotta Ftx, la piattaforma di investimento sulle valute digitali che ha fondato e di cui è stato amministratore delegato, e altre società. Convinto che non sarebbe mai stato catturato, alla fine ha subìto invece una delle più dure condanne inferta a un colletto bianco negli States.

A nulla è servito il rammarico espresso prima del verdetto. «Ho fatto molti errori. Mi dispiace. Ho preso una serie di decisioni che mi perseguitano tutti i giorni. Ho buttato via tutto ciò che di bello avevo», ha ammesso, pur dicendosi convinto che, quando è implosa, la sua Ftx avrebbe avuto la capacità di ripagare i clienti. Invece ha mandato un fumo 8 miliardi nella società, lasciando anche gli investitori a secco di 1.7 miliardi e i creditori dell'altra piattaforma, Alameda Research, di 1.3. La difesa aveva chiesto sei anni, l'accusa fino a 50 anni per quella che aveva definito «una delle più grandi frodi finanziarie della storia americana», vicina a quella da 13 miliardi di Bernie Madoff, il finanziere condannato a 150 anni e morto nel 2021 dopo averne trascorsi 12 in carcere. Alla fine si è arrivati a una sentenza definita «giusta» dagli investitori, «delusi e arrabbiati», che la ritengono un «segnale all'industria». Sbf la sconterà in un carcere di media sicurezza - come ha raccomandato la giudice Lewis Kaplan - il più possibile vicino all'area della Baia di San Francisco, perché Bankman-Fried non rappresenta una minaccia ed è «inusualmente vulnerabile», essendo autistico.

Amante del rischio, carismatico, uno dei più giovani miliardari del pianeta, Bsf era diventato l'ambasciatore delle criptovalute e il suo magnetismo aveva attirato ex presidenti e capi di governo come Bill Clinton e Tony Blair, top model come Gisele Bundchen e pop star come Katy Perry, con cui era apparso pubblicamente, con l'aura di nerd benefattore, che voleva donare tutta la sua ricchezza in beneficenza. In realtà, ha usato fondi dei clienti per i propri investimenti rischiosi, immobili di lusso, spese personali e donazioni politiche.

Al processo di novembre, dove è stato condannato a New York per truffa e riciclaggio, la sua ex fidanzata Caroline Ellison, ex ad di Alameda Research (l'altra piattaforma di Bankman-Fried), del suo amore per il rischio ha detto: «Sarebbe felice di lanciare una moneta, se uscisse croce e il mondo venisse distrutto». «Pensava che ci fosse il 5% di possibilità di diventare un giorno presidente - ha aggiunto l'ex - Degli Stati Uniti».

Ambizioni confermate dalla giudice, secondo la quale Bankman-Fried ha riconosciuto i suoi errori e si è detto dispiaciuto per i clienti, ma «non ha mai

avuto una parola di rimorso per aver commesso crimini terribili». La sua aspirazione? «Voleva essere una persona enormemente influente politicamente, in questo Paese» e questo lo ha spinto a commettere crimini finanziari.

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