Dopo aver trascorso dieci giorni in cella a San Vittore prima di finire ai domiciliari come stabilito dalla Corte d'appello di Milano, Hervé Falciani - l'ingegnere informatico italo-francese che 15 anni fa rivelò i nomi i dei clienti evasori fiscali della Hsbc Private Bank di Ginevra, molti dei quali italiani, che avevano investito fondi neri aggirando le norme sulle tassazioni dei Paesi di provenienza - è stato rimesso in libertà su disposizione del ministero della Giustizia.
Falciani, 52 anni, era stato arrestato il 7 dicembre a Milano, dove era arrivato in vacanza con la moglie, in base ad un mandato di arresto internazionale emesso dalla Svizzera per spionaggio economico e violazione del segreto bancario. Prima di quella data era stato altre volte in Italia ma non era mai stato fermato. Nel novembre 2015 era stato condannato in contumacia dal Tribunale di Bellinzona a cinque anni di carcere per spionaggio economico. La richiesta di arresto della Confederazione svizzera risale al 3 maggio 2017. Nel 2018 era stato arrestato in Spagna ma poi liberato.
Nella cosiddetta «lista Falciani» non c'erano solo evasori e riciclatori di denaro di provenienza illecita, ma anche chi investiva soldi sporchi di riciclatori, trafficanti di diamanti e di esponenti della criminalità organizzata. Quando la lista venne pubblicata erano scattate le prime indagini a Torino e numerosi evasori fiscali italiani avevano dovuto versare le imposte non pagate all'Agenzia delle Entrate dopo che la Cassazione aveva stabilito che la lista poteva essere utilizzata a fini fiscali. Il 18 dicembre gli arresti domiciliari di Falciani sono stati revocati a seguito di una nota del ministero della Giustizia italiano: «Nessuna misura cautelare sarà eseguita o mantenuta nei confronti di Falciani».
Nel documento viene presa in considerazione la sua doppia nazionalità e il fatto che ai sensi della Convenzione europea l'Italia ha facoltà di rifiutare l'estradizione dei cittadini. Ai suoi legali Falciani ha confidato di essere sempre stato tranquillo: «Mi aspettavo l'arresto ed ero disposto ad essere arrestato».
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