Registra le violenze del papà alla mamma: arrestato

Una quindicenne ha utilizzato il suo smartphone e poi ha inviato l'audio ai carabinieri

Valentina Raffa

Ragusa «Non vali nulla come donna, sei pazza, non sai fare né la donna né la madre». Segue uno schiaffone scrosciante ben distinguibile nell'audio registrato con uno smartphone dell'aggressione fisica e psicologica di cui è stata vittima una madre 37enne di Catania per mano del marito, un pregiudicato di 44 anni, nella loro abitazione. L'uomo non si è fermato nemmeno davanti ai due figli minorenni che assistevano impotenti alla scena, temendo per l'incolumità fisica della madre.

L'eroina che è riuscita a salvare la donna è stata la figlia 15enne della coppia, che ha anche un maschio di 16 anni e un'altra figlia maggiorenne che non vive più con loro. La ragazzina ha avuto il coraggio di registrare la violenza e chiedere aiuto, ponendo fine all'aggressione e alle angherie subite dalla madre. La quindicenne si è rivolta alla sorella maggiore per chiederle di chiamare i soccorsi, quando ha visto la madre in pericolo. «Chiedi aiuto» le ha scritto col suo smartphone inviando l'audio dell'aggressione perché la sorella potesse farlo ascoltare ai carabinieri. Il padre era furioso, minacciava la madre e l'aveva picchiata.

La ragazza, che ha ascoltato la registrazione, comprendendo che non si trattava di uno scherzo, ma rendendosi conto della gravità della situazione, non ha perso tempo e ha chiamato il 112. I carabinieri del Nucleo radiomobile di Catania sono intervenuti immediatamente nell'abitazione della coppia e sono riusciti a sedare l'animo dell'uomo, ancora visibilmente furioso nei confronti della moglie. Le aveva persino lanciato contro le stoviglie e i piatti, che la donna era riuscita per poco a schivare. I due ragazzini hanno mostrato ai carabinieri i cocci rotti dei piatti raccolti nella pattumiera e hanno fatto riascoltare l'audio dell'aggressione registrato sul cellulare, consegnandolo ai militari dell'Arma, davanti ai quali, insieme alla madre, hanno ricostruito le fasi concitate di quanto era accaduto poco prima.

L'uomo è stato arrestato con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e minacce aggravate nei confronti della moglie e dinanzi ai due figli minorenni. In attesa della decisione dell'autorità giudiziaria, il 44enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari nell'abitazione della sua famiglia d'origine.

L'aggressione si registra il giorno dopo le celebrazioni della Giornata

internazionale contro la violenza sulle donne, che sempre più spesso è consumata all'interno delle mura domestiche e per mano di persone appartenenti al nucleo familiare. Si parla di 88 vittime ogni giorno: una donna ogni 15 minuti.

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