Matteo Renzi ha sempre avuto cura delle relazioni internazionali quando era Primo ministro, molto più di altri premier prima e dopo di lui. Ora il senatore e leader di Italia Viva, sempre più popolare in Arabia Saudita, si è messo addirittura a scrivere editoriali per il Wall Street Journal del deserto, Arab News, testata di Riad pubblicata in lingua inglese e destinata, perlopiù, a politici, uomini d'affari e diplomartici, vicinissima alla famiglia reale. Un circuito d'élite nel quale Renzi è entrato da qualche tempo grazie alla sua attività di conferenziere. Titolo dell'articolo è "AlUla can be the city of the future, as well as of the past", tradotto AlUla può essere la città del futuro, così come del passato. L'editoriale a firma dell'ex premier italiano fa riferimento agli interventi di rilancio dell’antica patrimonio Unesco per cui è stato di recente presentato un masterplan per uno sviluppo turistico sostenibile del sito archeologico, spalmato sui prossimi 15 anni.
E ora Renzi scrive sul Wall Street Journal del deserto
"Ogni distretto offre esperienze residenziali e incentrate sui visitatori che riflettono la sua identità culturale e naturale unica. Una varietà di beni culturali nei distretti offrirà ai visitatori creatività e conoscenza nel paesaggio culturale di AlUla" si legge sul sito. "Ispirati dai loro ambienti naturali unici e dalla storia in continua evoluzione, i distretti fungeranno da gallerie con la loro cura, conferendo a ciascuno di essi un carattere unico e un'atmosfera distintiva". Come riporta il Corriere della Sera, infatti, l’ex premier fa parte del board della Commissione reale per AlUla, presieduta direttamente dal principe bin Salman, che ne vuole fare una vetrina internazionale della storia e della cultura araba. Il nuovo incarico assegnato a Renzi è stato riportato per la prima volta proprio da Arab News, nel resoconto di un "virtual panel" sul futuro del sito archeologico a cui hanno partecipato diversi relatori internazionali, tra cui appunto il leader di Italia Viva. Nel suo editoriale pubblicato su Arab News, Renzi traccia un parallelo tra AlUla e Matera, descritta come "microcosmo di cultura, che offre identità, costruisce ponti e apre confini".
L'ex premier e i rapporti con l'Arabia Saudita
Chi meglio di un ex premier italiano, perdipiù fiorentino, quindi nativo di una città d'arte per eccellenza, per promuovere un progetto ambizioso, sostenibile e d'avanguardia come quello di AIUla, studiato nei minimi dettagli per dare lustro alla famiglia reale saudita? Renzi, infatti, è un volto noto adottato dai sauditi per promuovere le loro strategie di soft power. Certo è che il senatore di Italia Viva dimostra, con queste iniziative, di essere sempre più vicino alla famiglia reale. Alla fine di gennaio, l'ex presidente del Consiglio avrebbe dovuto presenziare a una conferenza organizzata dall’FII Institute, un organismo controllato dal fondo sovrano saudita, il Saudi public investment Fund (Pif).
Un meeting sul tema degli investimenti innovativi necessari al mondo post- Covid 19, svoltosi il 27 e il 28 gennaio. Appuntamento a cui Renzi doveva partecipare in presenza perché da qualche mese non è più un semplice conferenziere, ma siede in uno degli advisory board (sorta di comitato consultivo) dell’ente di Stato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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