Prima c'è stato il caso del reato di clandestinità, poi è stata la volta della coltivazione della cannabis. Tutti reati che Matteo Renzi e compagni vorrebbero cancellare ma che poi, travolti dalle proteste dell'opinione pubblica, hanno messo in stand by. Adesso si è aperto un nuovo fronte: la guida senza patente. Non sarà più reato ma solo un illecito amministrativo.
Oggi, come ricorda Dino Martirano sul Corriere della Sera, l’articolo 116 (XV comma) del Codice della Strada prevede la sanzione penale dell’ammenda (da 2.257 a 9.032 euro) per chi guida senza aver conseguito l’esame e per chi circola con la patente scaduta. Il decreto legislativo, che porta la firma del ministro della Giustizia Andrea Orlando, punta a trasformare il reato in sanzione amministrativa solo per i casi in cui non ci sia recidiva. Insomma, chi sarà pizzicato a guidare senza patente per la prima volta, scamperà il processo penale. Dovrà, tuttavia, pagare una sanzione che oscilla dai 5mila ai 30mila euro. Se sarà beccato una seconda volta nell’arco del biennio, rischia però fino a un anno di carcere.
A fine mese la Camera approverà il reato autonomo di omicidio stradale. Reato che prevede l'ergastolo della patente. La depenalizzazione della guida senza patente va, però, in contrasto con il reato autonomo di omicidio stradale.
Tanto che i centristi del Nuovo Centrodestra potrebbero mettersi di traverso, come già hanno fatto su droga e immigrazione. "La guida senza patente in caso di incidente mortale - spiega la relatrice Alessia Morani al Corriere della Sera - sarebbe però una aggravante dell’omicidio stradale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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