"Ce la fa, Mattarella avrà più di 600 voti". "No, non ce la fa, verrà silurato". Sono discordanti le voci che escono dalla Camera dei deputati sul quarto scrutinio, il voto decisivo di domani per l'elezione del nuovo presidente della Repubblica. Un renziano di stretta osservanza confida al Giornale.it i suoi timori. "Matteo ieri è stato bravissimo perché ha anticipato di un'ora i grillini che, se avessero scelto Prodi, lo avrebbero inguaiato" ma "la fregatura può sempre esserci".
"Certo, rispetto a due anni fa - spiega il deputato dem - abbiamo deciso al nostro interno con due giorni d'anticipo e chi ha qualcosa in contrario ha tutto il tempo
per dirlo, ma siamo terrorizzati". Lo spettro dei 101 che affossarono Prodi è ancora vivo dentro il Pd e, infatti, il renziano invita alla cautela: "È ancora presto per aprire la bottiglia di spumante..."- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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