Il report Onu su cicloni, siccità e bombe d'acqua. "In 50 anni morte 166mila persone in Europa"

Gli eventi meteo estremi sono stati 1.800, perdite per 562 miliardi di dollari

Il report Onu su cicloni, siccità e bombe d'acqua. "In 50 anni morte 166mila persone in Europa"
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In 50 anni sono stati 166.492 i morti in Europa per eventi climatici estremi, l'8% delle vittime in tutto il mondo. Tra il 1970 e il 2021 è stata l'Asia l'area più martoriata dai disastri meteo, climatici e idrici e che ha pagato di più in termini di vittime mentre gli Stati Uniti con il centro America e la zona caraibica ha pagato di più in termini economici.

Sono i dati 2021 dell'Atlante dell'Onu sulla mortalità e le perdite economiche legate a siccità, alluvioni, cicloni ed altri fenomeni atmosferici. Ecco cosa è accaduto nelle diverse aree del pianeta. Europa: in 50 anni ci sono stati 1.784 eventi estremi che hanno causato 166.492 morti e 562 miliardi di dollari di perdite economiche.

Tra il 1970 e il 2021, l'Europa ha rappresentato l'8% dei decessi segnalati in tutto il mondo. Le temperature estreme sono state la principale causa di morti mentre le inondazioni sono state all'origine delle maggiori perdite economiche. Asia: sono stati segnalati 3.612 disastri con 984.263 morti e 1,4 miliardi di dollari di perdite economiche tra il 1970 e il 2021.

In 50 anni, il continente ha rappresentato il 47% dei decessi globali, con i cicloni tropicali che sono stati la causa principale: Nargis nel 2008 ha provocato 138.366 morti. Il Bangladesh ha il bilancio delle vittime più alto in Asia con 520.758 morti per 281 eventi. Nord America, America centrale e Caraibi: 2.107 i casi segnalati di eventi meteo estremi che hanno provocato 77.454 morti e danni per 2.000 miliardi di dollari. Tra il 1970 e il 2021, la regione ha rappresentato il 46% delle perdite economiche segnalate in tutto il mondo. Gli Stati Uniti da soli hanno subito danni per 1,7 miliardi di dollari, pari al 39% delle perdite mondiali negli ultimi 51 anni soprattutto per i cicloni tropicali.

Africa: tra il 1970 e il 2021 sono stati segnalati 1.839 disastri e 733.585 morti di cui il 95% per la siccità e 43 miliardi di dollari di danni. Il ciclone tropicale Idai nel marzo 2019 è stato l'evento più costoso in Africa (2,1 miliardi di dollari). Pacifico sud-occidentale: 1.493 i disastri, 66.951 i morti e 185,8 miliardi di dollari le perdite. I cicloni tropicali sono stati la principale causa di morte.

Sud America: sono stati segnalati 943 disastri, di cui il 61% inondazioni, e 58.484 morti con 115,2 miliardi di danni. Oltre il 60% delle perdite economiche legate a disastri meteo hanno riguardato le economie sviluppate. Tuttavia, si tratta di danni equivalenti a meno dello 0,1% del prodotto interno lordo (Pil) nelle rispettive economie in più di 4/5 di questi disastri.

Non sono stati segnalati disastri con perdite economiche superiori al 3,5% dei rispettivi Pil, spiega il Wmo. Nei Paesi meno sviluppati, il 7% dei disastri per i quali sono state segnalate perdite economiche ha avuto un impatto equivalente a più del 5% dei rispettivi Pil, con diversi disastri che hanno causato perdite economiche fino a quasi il 30%.

Nei piccoli Stati insulari in via di sviluppo, il 20% dei disastri con perdite economiche ha avuto un impatto equivalente a più del 5% dei rispettivi Pil, con alcuni disastri che hanno causato perdite economiche superiori al 100%.

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