Responsabili, gruppo pronto. Ma il mercato non si chiude

Si tratta per una formazione al Senato con il simbolo del Maie. De Falco si iscrive a Centro democratico

Responsabili, gruppo pronto. Ma il mercato non si chiude

Nel pomeriggio inizieranno le consultazioni dei partiti al Quirinale con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo le dimissioni del premier Giuseppe Conte. Il calendario fissa per oggi alle 17 i colloqui con i presidenti di Camera, Roberto Fico, e Senato, Maria Elisabetta Casellati. Giovedì toccherà a Leu, Misto, Italia Viva, Autonomie e Pd. Si chiude venerdì pomeriggio con la delegazione del centrodestra e M5S. Il ritardo con cui è stato predisposto l'ordine delle consultazioni pare sia dovuto alle trattative in corso per la nascita del gruppo dei responsabili. Tant'è che nel calendario è stato riservato un «buco» per inserire in extremis la salita al Colle dei costruttori. Tra Palazzo Chigi, Montecitorio e Palazzo Madama si corre per formare il gruppo dei voltagabbana, che in assenza di novità dovrebbe sostituire Italia Viva come quarta gamba della maggioranza giallorossa.

Il no compatto che arriva dal centrodestra a soluzione diverse dal voto restringe il campo nel fronte dell'ormai ex maggioranza: Conte ter con allargamento della coalizione ai responsabili. È questo lo schema su cui si lavora. Si accelera in vista dell'avvio delle consultazioni: il nuovo gruppo potrebbe nascere sia alla Camera che al Senato. Due i nodi da sciogliere: simbolo e nome. Non si può ricorrere al simbolo di Centro Democratico che a Palazzo Madama è nelle mani di Emma Bonino. Il gruppo potrebbe toccare la soglia dei 10 senatori e utilizzerà per ora il simbolo del Maie, la lista degli eletti all'estero. Tra gli aderenti al momento ci sono: l'ex M5S Maurizio Buccarella, Adriano Cario (Maie), Saverio De Bonis (Maie), l'ex M5S Luigi Di Marzio, Ricardo Merlo (Maie) gli ex Fi Sandra Lonardo, Maria Rosaria Rossi e Andrea Causin. In trattativa l'ex grillino Alfonso Ciampolillo. Il capogruppo dovrebbe essere l'ex azzurro Causin. La nascita del gruppo consentirebbe ai responsabili di andare al Colle per le consultazioni. Ma tra i voltagabbana nascono già le prime spaccature: il senatore del gruppo Misto ed ex Cinque stelle Gregorio De Falco passa alla componente di Centro democratico che fa capo a Tabacci (presente attualmente alla Camera, ma non a Palazzo Madama). I boatos annunciano l'adesione di tre senatori. Tre colpi a sorpresa. Gli indiziati sono Gaetano Quagliariello e Paola Binetti. La senatrice Udc apre al Conte Ter: «In questa legislatura abbiamo visto un governo giallo-verde, poi un governo giallo-rosso. Ora non ci resta che il governo giallo-bianco, con una componente di centro forte, orientata alla risoluzione dei problemi reali della gente».

Mentre Quagliariello auspica lo stop ai veti su Conte. Il terzo arrivo potrebbe essere l'ex grillino Michele Giarrusso. I responsabili si muovono anche a Montecitorio. Il deputato Fausto Longo, eletto all'estero con il Pd, poi passato alla componente del Misto Popolo protagonista-Alternativa popolare-Psi, aderisce alla componente Maie che sale a 4 componenti alla Camera. Longo era assente al voto di fiducia chiesto da Conte la scorsa settimana. La caccia non si ferma. E prosegue tra veleni e veline (di Casalino). «Casalino butta dei nomi falsi nella mischia, li fa filtrare per creare tensione nei partiti o per distogliere dai nomi veri» attacca il senatore di Fi Andrea Cangini. «C'ero finito dentro anche io e sono ancora infuriato, ma Conte non avrà la possibilità di allargare la maggioranza, ha ingannato su questo e ha bluffato anche con il Capo dello Stato». Resta aperta la trattativa con Italia Viva.

Ma i renziani pongono una condizione: «Sì a Conte ma in cambio di tre ministeri di peso», riferisce al Giornale una fonte Iv. Altrimenti sul tavolo restano altre ipotesi: Di Maio, Franceschini o Guerini per Palazzo Chigi.

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