In conferenza stampa li chiama "caminetti". Ma dietro le telecamere Matteo Renzi fa nomi e cognomi di chi, al primo sentore di dimissioni da parte del segretario, stava già preparando un accordo con il Movimento Cinque Stelle per andare al governo nonostante la sonora batosta ricevuta dalle urne.
"Ragazzi, ma vi pare che facciamo un accordo con Grillo?", avrebbe detto l'ex premier ai fedelissimi secondo un retroscena raccontato da Repubblica - "Saremmo morti, finiti. Diventeremmo come il Pasok greco, destinati all' estinzione. Mentre loro farebbero Tsipras".
E rivela le trame della di chi è già pronto a consegnarsi a Di Maio: "Il punto è la linea politica", spiega, "L' ho spiegato a Franceschini e agli altri, che lavoravano all' accordo con i grillini: è uno scenario che ci ammazza. Poi capisco che c'era chi voleva ragionare con il Movimento soltanto per ottenere la presidenza di una delle due Camere...". Proprio Dario Franceschini, che avrebbe ottenuto lo scranno più alto di Montecitorio. O Luigi Zanda, pronto a sedersi al posto di Pietro Grasso e che ieri è stato il primo a criticare la decisione di Renzi di "congelare" le proprie dimissioni.
"Cose assurde", dice però lo stesso Franceschini smentendo il retroscena: "Allora: non ho mai pensato sia possibile fare un
governo con 5 stelle, e tantomeno con la destra. Sufficientemente chiaro? Aggiungo che non trovo nemmeno traccia nel Pd di qualcuno che abbia in mente di farlo, quindi sono inutili polemiche o velenosi depistaggi mediatici".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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