Ridicolo ridurlo a un fenomeno da baraccone

Il risultato della serie Sky, di cui sono state trasmesse le prime due puntate, sta invece contro ogni attesa, raggelando la sinistra

Ridicolo ridurlo a un fenomeno da baraccone
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Tranquilli. Benito Mussolini non tornerà, se non altro perché nemmeno lui riuscirebbe a rimettersi insieme decentemente dopo la «macelleria messicana» che l'ha reso poltiglia a piazzale Loreto. E con lui non rientrerà a cavallo nella nostra storia, neppure di sguincio, il fascismo, che si è sviluppato dopo una guerra che ha falciato crudelmente e senza un ragionevole perché più di un milione di italiani tra morti e mutilati. Ma, (poco) cari compagni, lasciate tornare il personaggio del Duce, e le vicende storiche del Ventennio almeno nei film, senza rompere troppo al pubblico, istituendo un tribunale morale dove gli imputati, oltre ad autori e attori, sono i poveri spettatori che non avvertono sensi di colpa provando simpatia per il Mascellone romagnolo, quando si evita di rappresentarlo da grottesco rimbambito.

Mi riferisco in particolare alla fiction storica intitolata M-Il figlio del secolo. Essa era stata reclamizzata con questa presentazione: «Dall'omonimo romanzo di Antonio Scurati vincitore del Premio Strega, la serie Sky Original racconta la nascita del fascismo in Italia e l'ascesa al potere di Benito Mussolini. Ora disponibile in esclusiva su Sky». Il nome di Scurati era parso garanzia di un prodotto schiettamente antifascista: il romanziere infatti da qualche anno appare in tivù dotato di alabarda per trafiggere, da cavaliere senza macchia e senza paura, non solo il Duce ma anche Giorgia Meloni, individuata come sua reincarnazione con più capelli. I romanzi di Scurati sono in realtà ricchi di errori storici, e uno che studia, come il professor Ernesto Galli della Loggia, ha elencato otto sfondoni da matita blu, essendo quella rossa già in dotazione del maestrino di antifascismo un tanto al chilo.

Il risultato della serie Sky, di cui sono state trasmesse le prime due puntate, sta invece contro ogni attesa, raggelando la sinistra. Luca Marinelli e il regista Joe Wright restituiscono a parte qualche tratto pagliaccesco e di maniera la grinta del maestro socialista di Predappio, la giovinezza fascinosa e brillante del leader del neonato fascismo che contrasta con il vecchiume da catafalco della classe dirigente e delle ideologie decadenti cui Benito si ribellava. Chi ha visto tutti gli episodi come Pierluigi Battista riferisce che l'intera serie trasmette al pubblico la vivacità e l'umanità contraddittoria di un personaggio «magnetico», capace di suscitare ancor oggi attrazione. A questo punto, rendendosi conto di essere stato bravo, e perciò aver rappresentato fedelmente il personaggio immedesimandosi con i suoi sentimenti, l'attore protagonista Marinelli ha rinnegato la sua performance, sentendo salire dallo stomaco il rigurgito che aveva trattenuto durante le riprese. Ridicolo. Ma dice bene il clima che si respira ancora nel mondo dello spettacolo e della «cultura» (tra virgolette perché si tratta di una battuta di spirito), e che è lontanissimo da quel che prova la gente comune. Il serial di Sky si tranquillizzino i parrucconi- non ha il potere di trasformare nessuno in fascista, io non lo fui, non lo sono, né lo sarò, né a diventarlo sarà l'Italia.

Non mi stupisco però che uomini di sinistra o destra non importa, ma onesti nel cervello, sappiano constatare che in realtà Mussolini e il fascismo non furono fenomeni da baraccone, un circo di nani e ballerine. Benito non seppe soltanto conquistare un consenso quasi plebiscitario tra gli italiani, ma seppe suscitare ammirazione privata e pubblica in Gandhi. Franklin Delano Roosevelt si ispirò alle riforme economiche del corporativismo fascismo per salvare con il New Deal l'America devastata dalla crisi del 1929.

Imperdonabile moralmente e assolutamente idiota fu, sicuramente, da parte di Mussolini allearsi con Adolf Hitler, facendo propri, per uno sciagurato calcolo di convenienze, l'antisemitismo e poi l'aggressione nazista alla Francia e di seguito la nefasta guerra mondiale. Mi godrò con soddisfazione il resto del filmone.

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