Rieccola. È la vera regina. La monarchia inglese in mano a una borghese

L'Inghilterra aspettava lei, non Carlo. E ha saputo rassicurare l'intera nazione

Rieccola. È la vera regina. La monarchia inglese in mano a una borghese
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Dio salvi la principessa del Galles. Se c'è una cosa che la parata di ieri a Londra e il ritorno di Kate hanno icontrovertibilmente dimostrato è che la monarchia inglese è saldamente in mano alla borghesissima Kate Middleton. Ieri era la giornata di celebrazioni del Re (la «Trooping the colour»), Carlo III è malato tanto quanto Kate, il Paese è in mano alla sua famiglia da secoli, non lo si vedeva in pubblico da tempo. Ma la moglie di William, esilissima e vestita di bianco e blu, coordinata ai suoi tre figli, gli ha strappato la scena, i sudditi e il Regno. L'Inghilterra aspettava Kate da quasi sette mesi, non il Re.

Gli striscioni, i cartonati, i cori, le lacrime, tutti per lei: la quarantaduenne d'acciaio che sa essere la Windsor che i Windsor dovrebbero essere. Scelta, vagliata, sondata fin dai tempi del suo fidanzamento con William (perfino inizialmente snobbata e osteggiata) è stata l'investimento migliore della monarchia britannica. Sembra che sia stato un pool di esperti a testare la «tenuta in regno» di Kate prima delle nozze con il primogenito di Carlo. Quando lei e l'erede al trono ricominciarono a frequentarsi, dopo una prima breve relazione e una burrascosa separazione, la Corona (che era ancora tale perché era nelle ferme mani di Elisabetta) si augurava sì una nuova Diana, ma senza la parte imbarazzante di Diana, senza i suoi cedimenti, la sua ossessione per l'informalità scomposta, le sue crisi di nervi e la sua voglia di raccontarsi. Volevano una nuova icona pop ma scevra da potenziali scandali. Fu un esercito di esperti a soppesare Kate e, grazie a certi parametri, a trovarla perfetta: stesso appeal di Lady D ma completa affidabilità. Ci azzeccarono, evidentemente. Perché oggi la Corona britannica e il popolo britannico sono prostrati dalla momentanea assenza di Kate, non da quella del sovrano fuori tempo.

Kate è da anni una giovane adulta, Carlo è da troppo un ragazzo âgé. La prima ispira fiducia, il secondo suscita apprensione. Kate è una ragazza saggia, Carlo un adolescente tardivo. Kate è la mamma dei suoi tre bambini (George, Charlotte e Louis) e di suo marito William, Carlo è il figlio di Elisabetta. Ieri affacciata a quel balcone di Buckingham Palace, migliorata ma non guarita, sorridente ma magrissima, più serena ma ancora in apprensione, Kate ha fatto l'ennesimo gesto da Regina: rassicurare. I figli, il marito, i sudditi. E soprattutto Carlo che oggi regna grazie a lei, all'eredità della sua inarrivabile madre, al vantaggio concessogli dalla sua ex moglie.

Tre donne per un Re. Che con Camilla fanno quattro, perché alla fine è stata in grado di riabilitarsi agli occhi del mondo meglio di quanto si sarebbe mai immaginato. L'amante-odiosa-matrigna, l'antagonista di Diana che assieme a Carlo ha ingannato e umiliato la giovane Spencer fin dal primo giorno del suo falsissimo matrimonio, Camilla l'arcigna, Camilla la sessualmente spregiudicata delle intercettazioni telefoniche rese fin troppo note, Camilla l'odiata disturbatrice della quiete del protocollo e della favola, si è riscattata.

Ma mai nessuna come Kate è entrata nel ruolo della Windsor, della principessa, della Regina designata. Lo si era già perfettamente compreso quando tutto andava bene. Ma adesso, adesso che non potrebbe andare peggio, non potrebbe essere più evidente: è Kate, al regina d'Inghilterra.

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