"Perché i governi italiani cambiano così spesso?". La riflessione del Papa

Il pontefice sul volo di ritorno dal Kazakistan: “L’Italia deve cercare dei grandi politici, coloro che hanno la capacità di fare politica, che è un'arte”

 "Perché i governi italiani cambiano così spesso?". La riflessione del Papa

Tra la situazione a livello internazionale e la crisi in Ucraina, tanti i temi trattati da Papa Francesco sul volo di ritorno dal Kazakistan. Ancora alle prese con il problema al ginocchio – “non è guarito, è tutto difficoltoso, ma il prossimo viaggio lo farò” – Bergoglio, come di consueto, ha risposto alle domande dei cronisti e non è mancata una riflessione appuntita sulla politica italiana.

“I Paesi, tra loro l’Italia, devono cercare dei grandi politici, coloro che hanno la capacità di fare politica, che è un'arte. E una vocazione nobile la politica”, ha esordito il pontefice argentino. Mancano dieci giorni alle elezioni, ma il Papa ha voluto accendere i riflettori su un altro dettaglio: “Ho conosciuto due Presidenti italiani, di altissimo livello: Napolitano e l'attuale. Grandi – riporta Adnkronos – Poi gli altri politici non li conosco. Nell'ultimo viaggio ho domandato a uno dei miei segretari quanti governi ha avuto l'Italia in questo secolo: venti”.

Un numero che parla chiaro, anche se Bergoglio non ha voluto esprimere giudizi: “Non so spiegarlo. Non condanno né critico, non so spiegarlo, semplicemente. Se i governi si cambiano così, sono tante le domande da fare”. Necessario riflettere, dunque, anche perché oggi essere un grande politico è una strada difficile secondo il Santo Padre:“Un politico che si mette in gioco per i valori della patria, i grandi valori, e non si mette in gioco per interessi, la poltrona, gli agi... I Paesi, tra loro l'Italia, devono cercare dei grandi politici, coloro che hanno la capacità di fare politica, che è un'arte. E una vocazione nobile la politica”.

Nel corso del suo intervento, Papa Francesco ha ricordato una celebre frase di San Paolo VI – la politica è una delle forme più alte di carità – rimarcando che tutti devono lottare per aiutare i politici a mantenere il livello dell’alta politica. “La politica di basso livello non aiuta per niente, anzi tira giù lo Stato, lo impoverisce”, il monito del Papa.

I riflettori dovrebbero essere accesi sui vari problemi che attanagliano l’Europa – dall’inverno democratico all’emergenza migranti – ma il pontefice non riesce a comprendere la politica italiana: “Soltanto quel dato dei venti governi in vent'anni, un po’ strano, ma ognuno ha il proprio modo di ballare il tango… si può ballare in un modo o in un altro e la politica si balla in un modo o in un altro”.

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