La riforma Cartabia spacca la maggioranza

La guardasigilli: nuove proposte a rischio incostituzionalità. Lega, Fi e Iv insistono

La riforma Cartabia spacca la maggioranza

Mario Draghi aveva assicurato: «Non metteremo la fiducia». E allora la discussione sulla riforma dell'ordinamento giudiziario può riprendere. Tutti al ministero della Giustizia, ospiti di Marta Cartabia (nella foto), appena rientrata da Bruxelles. Tre i temi sul tappeto: le cosiddette porte girevoli fra politica e magistratura, la separazione delle funzioni, e, su tutte, la querelle sull'elezione del Csm. Il centrodestra vuole il sorteggio cosiddetto temperato, ma il ministro della Giustizia non ne vuol sapere, perché paventa il rischio di incostituzionalità. E sarebbe il colmo per un presidente della Consulta essere bocciato dall'organo che ha guidato. Un cortocircuito che rischia di fermare il cambiamento che tutti auspicano.

Gli scandali e il sistema Palamara, la lentezza esasperante dei processi e l'Europa che ci chiede tempi certi e lega il Pnrr alle nuove norme. Tutto spinge in questa direzione, ma la posta in gioco è molto alta e i partiti si scontrano, giocando una partita ad alto tasso di ideologia e riferimenti simbolici. «Sul sorteggio temperato - insiste Pierantonio Zanettin, capogruppo di Forza Italia in Commissione giustizia alla Camera - nessun passo indietro: chiediamo una soluzione su scelte politiche e non dogmatiche».

Insomma, forse è arrivato il momento di lasciar cadere le bandiere che hanno avvelenato il dibattito per decenni, ancorandolo a logiche di corrente. A sorpresa, nelle scorse settimane è affiorato un dato quasi incredibile, lunare: il 42 per cento dei magistrati chiamati dall'Anm a dare un parere è favorevole al sorteggio - per la precisione 1787 su 4275 votanti - un risultato che anche solo a immaginarlo era considerato nel passato peggio di una provocazione. E invece oggi, pur fra i dubbi degli studiosi, si scopre che molte toghe considerano il sorteggio il modo migliore per tagliare i tentacoli del potere giudiziario.

I nodi sono ancora tutti da sciogliere e il centrodestra, spalleggiato da Renzi e Calenda, è convinto di poterla spuntare al voto in Parlamento. D'altra parte il tempo è quello che è: a luglio si dovrebbe votare per rinnovare un Csm decimato dalle dimissioni e finito dentro una crisi senza precedenti.

Si vedrà. Sul capitolo porte girevoli ci sono differenti posizioni negli schieramenti, ma tutti avvertono la necessità di ridurre o azzerare il pendolarismo fra politica e giustizia. Ancora, si aspetta un intervento sul confine, oggi aperto, fra magistrati dell'accusa e giudici. In questo momento sono possibili quattro passaggi da una funzione all'altra, l'ipotesi del governo, cavalcata dal Pd, è di ridurli a due. Ma al centrodestra, e pure al duo Renzi Calenda, non basta. La proposta è quella di permettere un solo passaggio, oltretutto nei primi cinque anni della professione, così da cristallizzare le carriere e, di fatto, separarle.

Sarebbe il punto più avanzato di una piccola rivoluzione, completata a Costituzione invariata. Per carità, i referendum, su cui si voterà in estate prefigurano uno scenario diverso. Ma se dovessero superare la barriera assai insidiosa del quorum, allora il Parlamento dovrebbe mettere mano alla Costituzione, in particolare alla seconda parte, per cambiare in profondità l'ordinamento giudiziario, separare le carriere e creare un secondo Csm.

Cosimo Ferri, Italia viva, collegato da Pontremoli, rilancia il sorteggio temperato e la ministra si innervosisce. Walter Verini, Pd, uno dei relatori del testo, fa balenare il ricorso alla fiducia che Draghi aveva escluso.

Una riunione più o meno interlocutoria surriscalda l'ambiente e fa venire a galla divisioni antiche. La Lega e Italia viva non escludono correzioni e, quindi, un altro round e tempi dilatati al Senato. Oggi altro meeting.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica