"Ripartiamo Italia". Berlusconi in campo con i sindaci azzurri

Il leader sabato a Pietrasanta per sostenere i candidati. Centrodestra verso la lista unica

"Ripartiamo Italia". Berlusconi in campo con i sindaci azzurri

Tira aria di listone nel centrodestra, nonostante i fastidi di Matteo Salvini. In questa fase tutti stanno alla finestra, nell'attesa di vedere il peso che potrà avere il risultato elettorale in Francia. Il capo della Lega spera che Marine Le Pen faccia il pieno così da potersi mettere nella scia antieuropeista e aumentare anche il proprio consenso. Berlusconi, invece, auspica un ridimensionamento del Front National seppur resti fortemente critico nei confronti di questa Europa. La terza gamba del centrodestra, Giorgia Meloni, condivide molte delle istanze lepeniste ma, con maggiore realismo rispetto al capo della Lega, è più disposta al dialogo con il Cavaliere per stringere i bulloni dell'alleanza. «Noi non siamo antieuropei ma eurocritici», aveva detto negli ultimi comizi, suggerendo una terza via tra l'uscita dall'euro e lo sposalizio con il Partito popolare europeo: la revisione di tutti i trattati per rivoltare l'Europa come un calzino senza però uscirne. Un'ipotesi, questa, che potrebbe esse una sorta di mediazione per tenere assieme Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia. Tre partiti che, per vincere le prossime elezioni politiche, sono destinati a stare assieme: se non un matrimonio d'amore che sia un matrimonio d'interesse.

Certo, c'è la legge elettorale a complicare le cose visto che l'Italicum assegna il premio di maggioranza alla lista e non alla coalizione. Se la legge elettorale non dovesse cambiare, per vincere si deve stare tutti insieme sotto un'unica bandiera. La Meloni sarebbe disposta a discuterne: «Ci dovremmo interrogare perché il nostro obiettivo è vincere», ha detto di recente. Salvini è molto più cauto: «Farò di tutto per coinvolgere più persone possibili ma senza snaturarci: la Lega è la Lega e non vogliamo essere a rimorchio di nessuno». Berlusconi, invece, segue una politica attendista. Non ha fretta di andare al voto e prepara il suo rientro, convinto che più passa il tempo più tornerà centrale e appetibile per tutto quel fronte moderato, non disposto a seguire le sirene dell'Italexit. Tutti i sondaggi danno il centrodestra vincente se unito e il Cavaliere si immagina come l'unico leader in grado di federare le tre forze in campo. Non solo: tra i tre partiti Forza Italia sarà maggioritario e pertanto legittimato a dare le carte.

In ogni caso darà il suo contributo in campagna elettorale anche se non dovesse arrivare in tempo la sentenza della Corte di Strasburgo. Non solo: in vista delle prossime elezioni amministrative il leader di Forza Italia pensa di dar manforte ai tanti candidati sindaci del centrodestra, sostenendo chi già guida molte città. «Dobbiamo valorizzare il lavoro fatto nei Comuni dai tanti bravi amministratori azzurri», sostiene il Cavaliere. A questo proposito è in programma, il prossimo 29 aprile, un tour a Pietrasanta, Comune guidato dal forzista Massimo Mallegni.

L'evento si chiama «Ripartiamo Italia» e toccherà una decina di città. «Qui - spiega Mallegni - parleremo di come un sindaco può diminuire le imposte e le tasse locali e creare le condizioni per favorire la crescita e l'occupazione locale».

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