Nel suo discorso all'assemblea nazionale del pd Matteo Renzi, toccando il tema legge elettorale, ha rilanciato il Mattarellum. Vediamo quali sono le reazioni delle altre forze politiche. "Ma non si era detto che la legge elettorale la doveva fare il parlamento? - chiede ironicamente Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera - . Non si era detto che il governo avrebbe accompagnato la riforma della legge elettorale? Il Pd negli ultimi anni ha cambiato diverse volte idea: dai collegi uninominali al Mattarellum, dall'Italicum ai compromessi con Cuperlo. Ma quante ne abbiamo viste di proposte del Pd? E adesso Renzi ricomincia?". E Maurizio Gasparri, capogruppo azzurro al Senato, rincara la dose: "La legge elettorale va fatta con un accordo. Il Mattarellum non ci vede d’accordo. Niente riciclaggi con paracadutati nei collegi sicuri. Strada impossibile. Pensiamo ad altro. Stop".
Il leader della Lega nord, Matteo Salvini, ai microfoni di Skyg24 ribadisce che per il suo partito va bene andare a votare con qualsiasi legge elettorale: "Noi a Renzi ribadiamo, scegli tu la legge elettorale che vuoi e andiamo a votare il prima possibile, aprile o maggio che sia, per eleggere un parlamento nuovo e un governo nuovo". E sul Mattarellum: "Va benissimo, se lui (Renzi, ndr) vuole il Mattarellum, glielo dico in diretta, a me va benissimo il Mattarellum, va benissimo Pippo, Pluto o Paperino, quindi se lui ha scelto il Mattarellum, la Lega sostiene il Mattarellum".
D'accordo sul Mattarellum anche Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia: "Renzi dice che ci vuole un articolo per riproporre il Mattarellum. Allora ci vogliono anche due settimane per approvarlo. Ci va bene se significa che torniamo a votare immediatamente".
Sul fronte democratico l'esponente della minoranza, Roberto Speranza, ricorda di aver proposto una legge proprio sul mattarellum lo scorso mese di luglio: "Sono contento che ora possa diventare la posizione di tutto il Pd". Roberto Giachetti è durissimo nei confronti di Speranza: "Sulla legge elettorale mi sembra di giocare al gioco dell'oca... Roberto Speranza hai la faccia come il culo, avete la faccia come il culo. Quando potevamo votare il ritorno al Mattarellum Speranza era capogruppo". Le parole di Giachetti hanno fatto alzare i toni della platea, e Matteo Orfini lo ha richiamato. "Chiedo scusa - ha aggiunto allora il vicepresidente della Camera - segnalo che quella parola è ormai sdoganata, diciamo che avete la faccia di bronzo".
Molto soddisfatto il presidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda: "Sulla legge elettorale ripartire dal Mattarellum è una cosa seria per molte ragioni. Certamente per ragioni politiche perché, l’abbiamo sperimentato, con questo sistema ha vinto sia il centrosinistra che il centrodestra. Ma la prima ragione è che così si ricostruisce un rapporto solido, vero, forte tra i parlamentari e i cittadini che li eleggono. E questa è la base di ogni sano sistema democratico".
"Io non ero contro l’Italicum perchè apriva deriva autoritaria - dice il ministro della Giustizia, Andrea Orlando -. Ero contro l’Italicum perché ritenevo che in un sistema tripolare non funzionava. Nessuno vuole tornare al proporzionale pure, ma basta tornare a un maggioritario muscolare? O forse è arrivato il tempo in cui ciascuno si assuma una parte di responsabilità".
Vediamo ora cosa dfice Maurizio Lupi, capogruppo dei deputati di Area Popolare: "Sulla legge elettorale la prima cosa è non perdere tempo, non ha senso aspettare il pronunciamento della Consulta per iniziare a lavorare. La maggioranza si impegni a calendarizzare subito in commissione Affari costituzionali della Camera le proposte in merito, quella di Area popolare è già depositata. Nessuno deve avere alibi o pretesti per fare melina". E nello specifico, sulla proposta di renzi osserva: "Per noi il Mattarellum non va bene, in un contesto tripolare con il rischio di ulteriori frammentazioni darebbe luogo a un parlamento in cui la volontà popolare espressa con il voto risulterebbe scarsamente rappresentata a esclusivo vantaggio della governabilità.
Riteniamo più corretto un sistema proporzionale a turno unico con un premio di maggioranza alla coalizione vincente, così da equilibrare l’esigenza di governabilità con quella di rappresentanza. Se questo non fosse possibile, meglio un proporzionale puro".
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