"È rivolto a me?". Quel gesto di Conte a Fiano che fa imbufalire i dem

Il premier fa a Fiano segno di proseguire. I dem esplodono e passano all'attacco cercando la sponda di Fico. Alla Camera è il caos

"È rivolto a me?". Quel gesto di Conte a Fiano che fa imbufalire i dem

Una nuova bagarre infiamma l'Aula di Montecitorio. "Colpevole" sarebbe un gesto delle mani del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che, secondo le accuse dalle fila del Partito democratico, sarebbe stato rivolto al dem Emanuele Fiano che in quel momento stava intervenendo.

Il clima era già abbastanza teso per le proteste (vistose) avanzate dai deputati democrat, ma anche dalle altre opposizioni, che mal tolleravano la ripresa dei lavori senza che la maggioranza o il governo avessero spiegato al Parlamento come intendano procedere con l'esame del ddl sull'anticorruzione dopo la battuta di arresto di ieri sera. Ed è stato proprio mentre stava parlando che Fiano si è interrotto e, alzando il tono della voce, è passato all'attacco: "Presidente Conte, era rivolto a me?" (guarda il video). Poi, spiegando al presidente della Camera, Roberto Fico, che dal suo scranno non aveva potuto vedere cosa era successo tra i banchi dell'esecutivo, è passato all'attacco: "Il presidente Conte ha fatto il gesto 'ci vediamo fuori'. Se lei fosse così cortese da sapere se con questo gesto si rivolgeva a me, le sarei grato".

Quando poi il clima si è fatto più sereno, è intervenuto

sull'argomento anche il deputato di Fratelli d'Italia, Guido Crosetto. Che, non senza una punta di autoironia sulla propria stazza, ha aggiunto: "Io non aspetterò fuori nessuno, e mi auguro che nessuno mi aspetti...".

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