Rientro da protagonista per Roberto Garofoli. Il magistrato del Consiglio di Stato sarà il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio scelto da Mario Draghi. Il giurista avrà l’importante compito di coordinare le riunioni dell’esecutivo e di favorire i rapporti tra le decine di dipartimenti che animano l’amministrazione di Palazzo Chigi. E pensare che qualche tempo fa Garofoli aveva dovuto rassegnare le dimissioni da capo di gabinetto del ministero dell’Economia, quando l’inquilino del palazzo di via XX Settembre era il professor Giovanni Tria. I ministri e i parlamentari del Movimento 5 stelle – allora ancora barricaderi e sempre pronti a gridare al complotto – lo avevano addirittura accusato di essere “La Manina” colpevole di aver inserito una norma per tutelare la Croce rossa nel decreto fiscale per 2019. Il testo, come spesso accade, venne fatto girare tra i gabinetti dei vari dicasteri coinvolti nei lavori preliminari alla presentazione dell’articolato alle Camere e successivi alla sua approvazione. Fasi in cui, secondo le accuse M5S, Garofoli si sarebbe prodigato per inserire la norma che intendeva regolare alcune partite contabili interne alla Cri. Ricostruzioni che portano Rocco Casilino ad etichettare con estrema volgarità i componenti degli uffici di stretta collaborazione di Tria.
La campagna contro il giurista fu condotta anche da “Il Fatto quotidiano”, testata che poi riconobbe l’infondatezza degli addebiti contestati da ambienti pentastellato. I fatti convinsero Garofoli a fare rientro a Palazzo Spada, dove fu incaricato di presiedere una sezione del massimo organo della giustizia amministrativa.
Garofoli, 54 anni, è sposato con due figli. Da magistrato ordinario si è occupato di processi contro la criminalità organizzata. È direttore di alcune pubblicazioni giuridiche ed ha avuto una lunga lista di incarichi in Gabinetti e Comitati ministeriali.
Tra qualche giorno sarà chiamato a coordinare i lavori della prima seduta del Consiglio dei Ministri del governo targato Draghi. Lavori a cui prenderanno parte ministri della Repubblica che non mossero un dito per difenderlo dai pesanti addebiti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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