Rom, è scontro nel governo, Conte: "Salvini ha esagerato"

Salvini precisa: "Nessuna schedatura". Ma i Cinque Stelle non ci stanno. E il premier sbotta: "Adesso basta, è troppo"

Rom, è scontro nel governo, Conte: "Salvini ha esagerato"

Il censimento dei rom annunciato da Matteo Salvini spacca per la prima volta il governo gialloverde e le due anime che lo compongono.

"Non è nostra intenzione schedare o prendere le impronte digitali a nessuno", ha precisato immediatamente il ministro dell'Interno e vicepremier, "Il nostro obiettivo è una ricognizione della situazione dei campi rom. Intendiamo tutelare prima di tutto migliaia di bambini ai quali non è permesso frequentare la scuola regolarmente perchè si preferisce introdurli alla delinquenza. Vogliamo anche controllare come vengono spesi i milioni di euro che arrivano dai fondi europei".

Immediata la reazione dell'altro vicepremier, Luigi Di Maio, che ha parlato di smentita: "Se una cosa è incostituzionale non si può fare", ha spiegato il ministro del Lavoro e dello sviluppo economico, "Io sono qui per occuparmi del lavoro degli italiani, perché gli italiani sono la priorità. È bene occuparsi di immigrazione ma prima occupiamoci dei tanti italiani che non hanno di che mangiare".

Ma la Stampa oggi rivela anche l'ira di Giuseppe Conte, a Berlino - sostiene il quotidiano torinese - proprio per "ricalibrare l'agenda di governo sui temi cari al M5S". "Questa è veramente troppo, supera ogni limite", avrebbe quindi sbottato il premier di fronte all'ultimo assalto di Salvini. A cui avrebbe chiesto una retromarcia: "Così non reggiamo, devi rettificare", gli avrebbe detto prima di salire sull'aereo che lo avrebbe portato da Angela Merkel.

La paura dei grillini è che la Lega stia cercando di rubare la scena e attirare il maggior numero di consensi per tornare presto al voto. Sarebbe anche questo il motivo per cui sul tavolo del vertice con la Cancelliera Conte ha piazzato prima il tema del reddito di cittadinanza, vero cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle.

Già venerdì - racconta ancora la Stampa - Di Maio aveva riunito i componenti grillini del governo per fare il punto. "Parliamo troppo di immigrati e poco di lavoro e delle nostre battaglie", sarebbe stato lo sfogo condiviso con Conte.

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