In una Roma in cui il concetto di decoro urbano è sempre più un miraggio tra rifiuti, buche, trasporto pubblico mal funzionante, è ormai all'ordine del giorno il problema dei cinghiali che spopolano in città causando pericoli ai cittadini.
È di pochi giorni fa la notizia di un uomo di 58 anni entrato in coma dopo aver colpito con il proprio scooter un cinghiale che camminava sulla carreggiata alla periferia nord di Roma. Le notizie di incidenti, talvolta anche mortali, provocati dagli ungulati sono ormai frequenti e, secondo l'Osservatorio dell'Asaps, nei primi undici mesi del 2022 in Italia ci sono stati 159 investimenti di animali in cui 15 persone hanno perso la vita e 202 sono rimaste ferite. In 149 casi (il 93,7%) l'impatto è avvenuto con un animale selvatico.
Dati preoccupanti anche perché la presenza dei cinghiali nelle città è crescente, in particolare a Roma, dove la giunta Gualtieri sembra incapace di affrontare con decisione la questione. Vari parchi sono stati chiusi nell'ultimo anno proprio per la presenza di cinghiali e ieri i cittadini che volevano accedere a Villa Pamphili, il terzo più grande parco pubblico di Roma, dagli ingressi di via di Donna Olimpia, via Vitellia e piazza San Pancrazio, si sono trovati di fronte a una sorpresa. Sui cancelli sbarrati era affisso un cartello della polizia locale di Roma Capitale: «Entrata chiusa causa cinghiali». A Roma una passeggiata con i bambini, una corsetta al parco o un'uscita per portare a spasso i cani, può essere pericolosa a causa della presenza dei cinghiali richiamati in città anche dalla maggior facilità di reperire cibo con i branchi che si spingono sempre più in prossimità di abitazioni e scuole ed entrano nei parchi urbani. D'altro canto il degrado chiama altro degrado e non è raro imbattersi in gruppi di animali selvatici intenti a rovistare nei bidoni della spazzatura stracolmi. Addirittura poche settimane fa nel quartiere Monteverde due esemplari sono stati catturati nel giardino privato di un'abitazione.
Eppure, al netto dei talebani ambientalisti (celebre la manifestazione fuori dal Pantheon con lo striscione «giustizia per i cinghiali»), il sentimento maggioritario dei cittadini è concorde sulla necessità di interventi per ridurre il numero degli ungulati. Secondo un'indagine di Coldiretti, quasi sette italiani su dieci (69%) ritengono che i cinghiali siano troppi e per il 58% sono una minaccia per la popolazione e un problema per la coltivazione (si stima abbiano causato negli ultimi sette anni danni all'agricoltura per 120 milioni).
Nonostante la situazione a Roma fuori controllo, come spiega il consigliere comunale Fabrizio Santori: «le uniche mosse della Regione Lazio di Zingaretti sono state quelle di correre ai ripari con ordinanze violente e senza ottenere i giusti
risultati. Di conseguenza la giunta Gualtieri subisce impassibile di fronte agli eventi». Lecito chiedersi come il comune di Roma gestirà un grande evento come il Giubileo se non riesce nemmeno a risolvere il problema cinghiali.
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