Romagna, ironia salva-turismo "Il mare? Brutto anche prima"

La campagna social contro le disdette: "Siete stati a Sharm, altro che antitetanica". Tutta la costa è tornata balneabile

Romagna, ironia salva-turismo "Il mare? Brutto anche prima"
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Alla Romagna serve un salvagente. Spalato ormai il fango dell'alluvione e fatta la conta dei danni, bisogna salvare la stagione balneare in arrivo. Sono tanti i turisti che proprio per aiutare le molte attività della riviera, hanno prenotato o confermato le ferie da quelle parti. Altri però le hanno cancellate per paura di trovare condizioni sfavorevoli. Per convincere questi ultimi, è partito il tam tam via social. Con il consueto spirito goliardico i romagnoli provano a dire - e a dirsi - che il peggio è passato.

Di ieri la buona notizia che sono tornate balneabili le acque di tutta la Riviera romagnola, dal Ferrarese a Cattolica, fatta eccezione per il solo tratto di Casalborsetti, nel Comune di Ravenna. In totale 97 località su 98 sono balneabili. È stato possibile dopo i risultati dei campionamenti delle acque. Le ordinanze di non balneabilità dei sindaci saranno revocate. Intanto sui social spuntano campagne spontanee e c'è pure chi la butta sul ridere. «Alcune puntualizzazioni non richieste ai turisti che decidono di disdire (o hanno disdetto) le ferie qui in Riviera». L'elenco di «Ila» è molto convincente: «Sento dire che siete preoccupati per l'antitetanica o per l'epatite. A parte che qui sulla costa è un problema che non esiste, ma anche se lo fosse, avete fatto fino a ieri degli all inclusive a Sharm, a Marsa Alam e in Tunisia mangiando tutto quello che c'era e bevendo anche dalle pozzanghere, e siete sopravvissuti non dovrebbe farvi paura più nulla». Ancora: «La preoccupazione per l'acqua lontanamente cristallina in cui non si può fare il bagno è un falso problema. Qui in Romagna ci si bagna i piedi, per fare il bagno bisogna scegliere altre mete. Ma questo succede dal 1965». Poi la rassicurazione per chi in Romagna va alla ricerca di belle donne (ma il linguaggio della signora romagnola è più colorito...): «Sappiate che Per andare a f... l'alluvione non ha fermato comunque ancora nessuno». Infine le battute sugli standard di accoglienza, da sempre alti in Riviera ma ora persino migliorati: «Già le nostre strutture ricettive sono fortissime, ora dopo questa problematica, c'è caso che per tranquillizzarvi vi facciano anche il bidet e vi imbocchino a cena». Il cibo è sempre una garanzia: «Non parliamo dell'offerta culinaria. Ormai a forza di alzare l'asticella ristorativa, anche alcune edicole sono a rischio stella Michelin».

A disdire, spiegano gli operatori, sono stati gli italiani, i più spaventati dalle immagini viste in tv. Gli albergatori stanno chiamando uno a uno i clienti timorosi per fare opera di convincimento. Nella chat dei bagnini del litorale, molto preoccupati, girano i link degli articoli più catastrofici e si cerca un modo per rimediare agli allarmi. L'Ordine regionale dei giornalisti ha persino organizzato un incontro in collaborazione con le cooperative degli operatori del salvataggio per dare indicazioni ai cronisti su come occuparsi delle attività degli stabilimenti balneari. «Siamo pronti, vi aspettiamo - assicurano dal bagno Marena di Lido di Savio, dei titolari Giacomo Battistini e fratelli -. Le strade sono tutte percorribili e la situazione è tranquilla da noi.

In questi giorni è tutto pieno, sembra Ferragosto. L'allarmismo è infondato, i danni ci sono stati ed è stato più che giusto mostrarli, ma ora è tutto sistemato. Sul litorale le spiagge sono pulite e pronte ad accogliere i turisti».

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