Sì del Parlamento tedesco: all'Ucraina i primi Taurus

L'Ucraina avrà i missili Taurus. Ieri il parlamento tedesco ha votato a favore della fornitura di sistemi e munizioni a lungo raggio

Sì del Parlamento tedesco: all'Ucraina i primi Taurus
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L'Ucraina avrà i missili Taurus. Ieri il parlamento tedesco ha votato a favore della fornitura di sistemi e munizioni a lungo raggio, in modo che l'Ucraina possa colpire obiettivi russi strategicamente importanti nelle retrovie. L'invio di missili a lunga gittata è da sempre stato considerato un potenziale volano per l'escalation tra Mosca e la Nato, col rischio di estendere il conflitto su scala globale. Ora che la Germania ha deciso di infrangere questo tabù, le sorti della guerra potrebbero in parte cambiare.

I Taurus, che hanno una gittata superiore ai 500 km, permetterebbero all'Ucraina di colpire ad esempio la Crimea da una distanza e con una precisione ben maggiori di quelle attuali garantite dai vettori Storm Shadow e Scalp-Eg, forniti da Regno Unito (altri 200 missili anticarro Brimstone sono in arrivo) e Francia. La condizione della consegna è limitata all'utilizzo in territorio ucraino. Per queste ragioni gli ingegneri tedeschi hanno lavorato dallo scorso ottobre per depotenziarli, su esplicita richiesta del cancelliere Olaf Scholz (nella foto). Prodotti dalla Saab, i Taurus nascono per colpire aeroporti, porti, ponti, navi, centri di comando, depositi di munizioni e altro. La risposta di Mosca non si è fatta attendere: Putin, in visita a Kazan, ha minacciato di far entrare in servizio il bombardiere strategico portamissili Tu-160, in grado di trasportare ordigni nucleari.

Il consigliere presidenziale Podolyak ringrazia la Germania, ma non nasconde un certo scetticismo verso l'Occidente. «L'altro giorno si è scoperto che il 75 per cento dei componenti elettronici del missile che ha attaccato Kharkiv provenivano dagli Stati Uniti e dall'Europa. Con il nostro sacrificio stiamo dando all'Europa il tempo di prepararsi, ma Putin in pochi anni attaccherà l'Occidente se non verrà fermato».

Ieri Volodymyr Zelensky ha sminuito i risultati sul campo ottenuti da Mosca. «Negli ultimi nove mesi di guerra hanno catturato solo Avdiivka. Siamo presenti nella regione di Kharkiv, abbiamo sbloccato il mar Nero, le loro rotte del grano e distrutto molte delle loro navi. Ammetto che l'ultimo anno è stato complesso, ma non ci sono piani di riserva. Proseguiamo nella liberazione dei nostri territori».

Nel 729° giorno di guerra le truppe russe hanno condotto un attacco aereo su Kurakhove (Donetsk), ferendo 12 civili, e a Nikopol e Kherson, dove sono morte 2 persone.

Dnipropetrovsk e Zaporizhzhia sono state investite da droni abbattuti dalle difese aeree. Durante la giornata si sono verificati in tutto 81 scontri al fronte. I russi stanno sfondando nell'area di Novomykhailivka e Pobeda (Donetsk).

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