Sabrina vittima dell'agguato teso da un "amico"

La sorella della 39enne: "Disposta a perdonarlo, ma ci dica dove ha nascosto il cadavere"

Sabrina vittima dell'agguato teso da un "amico"

C'è un fermato per omicidio nell'inchiesta sulla scomparsa di Sabrina Beccalli, la donna di 39 anni di Crema di cui non si hanno notizie da Ferragosto. Nella tarda serata di martedì il procuratore capo di Cremona, Roberto Pellicano, ha disposto il provvedimento a carico di Alessandro Pasini, 45enne amico della vittima, anche lui di Crema. È accusato appunto di omicidio e distruzione di cadavere. Durante l'interrogatorio nella notte dopo il fermo ha scelto di non parlare, ma le prove contro di lui sarebbero rilevanti. Il corpo della donna, separata e con un figlio di 15 anni, non è stato trovato.

«Sono pronta anche a perdonarlo - ha detto disperata Simona Beccalli, sorella della vittima -, ma dica subito dov'è Sabrina. Ci faccia trovare il corpo di mia sorella, non posso non sapere dov'è adesso mia sorella». Le ricerche della 39enne sono andate avanti per giorni, con molti uomini impiegati, droni e cani molecolari, nelle campagne intorno a Vergonzana, dove la sua Panda era stata trovata carbonizzata e con il corpo di un cane all'interno. Proprio alcuni filmati delle telecamere di sorveglianza di quell'area incastrerebbero l'indagato. In uno compare lui alla guida dell'auto, con nessuno a bordo, nella notte tra il 14 e il 15 agosto. In un altro Pasini si vede a piedi nella zona e negli attimi prima del rogo. Le indagini dei carabinieri di Cremona vanno avanti. Per trovare il luogo in cui è stato nascosto il corpo innanzitutto e per ricostruire il movente e la dinamica del delitto. Sabrina Beccalli e il suo presunto assassino erano amici. Pasini, che è in carcere a Cremona, non ha dato indicazioni utili in alcun senso. Potrebbe farlo nell'interrogatorio di garanzia che dovrebbe svolgersi domani. Gli inquirenti hanno ricostruito che l'ultima traccia lasciata dalla donna è un messaggio Whatsapp a un'amica alle 4 della mattina di Ferragosto. Poco dopo, secondo la testimonianza di una vicina, è uscita di casa. L'ipotesi è che dovesse incontrare Pasini. L'uomo, tossicodipendente, ha precedenti per spaccio, rapina e resistenza. Un altro testimone ha raccontato che i due amici si erano sentiti il 14 agosto, mentre il 45enne avrebbe negato con un amico di aver visto Sabrina Beccalli la notte tra il 14 e il 15. La mattina di Ferragosto la vittima sarebbe dovuta andare a prendere il figlio che aveva dormito da un amico. Invece è scomparsa. Il cellulare dell'indagato è stato sequestrato, ma non è ancora stato possibile sbloccarlo. Secondo una prima ipotesi il movente del delitto non sarebbe legato a motivi sentimentali, ma forse all'uso di droga. Il fratello di Sabrina, Gregorio, si aspettava il peggio: «Mia sorella - ha detto - era abituata a chiamare tutti diverse volte al giorno. Il fatto che non chiamasse da giorni mi ha fatto intuire subito che qualcosa di grave doveva essere successo.

Non ho mai creduto nemmeno all'ipotesi del suicidio. Sabrina non aveva ragioni di farla finita. In passato ne ha passate tante, solo io e la mia famiglia sappiamo quante ne abbiamo superate. Ma adesso era felice, aveva trovato un lavoro».

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