Sala fa il leader moderato. Ma da sindaco ha lasciato la città agli estremisti

Il primo cittadino ipotizza un partito riformista. Però l'insicurezza che ha creato lo penalizza

Sala fa il leader moderato. Ma da sindaco ha lasciato la città agli estremisti
00:00 00:00

In attesa di capire a che destino consegnare lo stadio di San Siro e magari di affrontare un po' più di petto delinquenti e baby gang che hanno fatto della città terra di conquista, il sindaco Giuseppe Sala (foto) ha ieri ri-annunciato la sua discesa in campo. Proprio nel giorno in cui i 5Stelle con Giuseppe Conte («Uno scempio») hanno dato una bella picconata a quel «Salva Milano» che non piace nemmeno al Pd. Congelando così due miliardi di euro di investimenti edilizi.

Per dettare la sua summa ormai esclusivamente politica, Sala ha scelto il Foglio, inondato con una quantità di righe che per un'intervista raramente capita di vedere. Bene così, finalmente una mappa completa del Sala-pensiero (perlomeno alla data 3 marzo 2025), meno per il Pd e la sua segretaria Elly Schlein che, lodata dal sindaco molto meno di Marina Berlusconi, ne esce veramente a pezzi. Ed essendo proprio lei, suo malgrado, l'azionista di maggioranza della giunta, il futuro per i milanesi non pare roseo.

Perché l'attacco alle battaglie «senza futuro» del Pd come quella contro il Jobs Act o per il salario minimo, sono il trampolino per annunciare, la necessità di creare una Forza Italia di centrosinistra o un Forza Riformismo. Interessante, semmai, è l'identikit della nuova formazione che Sala disegna sommando i sondaggi di Azione, Italia Viva e Più Europa e stimati all'8 per cento. Un nuovo soggetto, dunque, ovviamente separato e a questo punto nonostante le proposte di federazione elettorale in funzione anti Meloni, inevitabilmente concorrente di Pd e 5Stelle. Come se quella non fosse già una Babele dilaniata dai conflitti. Forse non il miglior modo per schierare il fronte progressista e per centrare quello che Sala ha ben chiaro essere il vero bersaglio grosso, «l'elezione del prossimo presidente della Repubblica». Come se quelli del centrosinistra non avessero fatto già abbastanza danni.

E del resto la confusione sotto il cielo dI Milano sembra essere grande di fronte all'ennesima svolta, oggi tutta europeista e moderata. Perché dalle parti dei centri sociali si chiederanno dove è finito quel sindaco così compiacente, così come se lo chiederà l'ex assessore Pd Pierfrancesco Marino che con il suo beneplacito, apparecchiò al Parco Sempione una tavolata multietnica da 10mila persone. Ben più che un invito a pranzo per una città che solo oggi Sala scopre avere problemi, perché «un'immigrazione non controllata porta fenomeni di insicurezza e una sensazione, in realtà più che una sensazione, di insicurezza». Un tema forse più urgente per il sindaco di Milano, rispetto alla «monopolizzazione dei cieli da parte di Musk» che Sala assicura essere un rischio perché i satelliti «sono qualcosa da cui parte tutto un sistema che fa funzionare l'ordine mondiale e pure l'economia». Tutto molto interessante, anche se un po' lontano dall'immediato di una città dalla circolazione resa impossibile dal moltiplicarsi di assurde piste ciclabili e divieti seminati in omaggio al Periodo verde di Sala, diventato ostaggio dell'ambientalismo più ideologico e scriteriato. Difficile che l'elettorato moderato, soprattutto a Milano, lo dimentichi tanto in fretta.

E che si faccia ingannare dallo spot finale, nel quale Sala parla di Ucraina e di libertà; «quella libertà, anche in Italia, sarebbe bello che ci fosse qualcuno in grado di difenderla con più forza rispetto a come lo si è fatto fino a oggi». Come? Consigli per gli acquisti: «Magari anche con una nuova offerta politica».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica