Il leader della Lega Matteo Salvini è finito nuovamente nelle grinfie del vescovo pro migranti di Mazara del Vallo (Trapani).
A conclusione del tour in Sicilia del leader della Lega, che ha toccato le città di Taormina, Catania, Siracusa e, stamane, Vittoria, monsignor Domenico Mogavero è sceso nuovamente nell’agone politico schierandosi contro il vicepresidente del Consiglio che, stando agli ultimi sondaggi, guiderebbe il partito di maggioranza relativa degli italiani.
Come riporta l’AdnKronos, secondo Mogavero il ministro degli Interni Salvini sfrutterebbe "la devozione e i sentimenti popolari più puri per bassi interessi elettorali" ed ha qualificato tale presunto modo di fare come "un comportamento inqualificabile".
La colpa di Salvini, a giudizio del vescovo nativo di Castelbuono (Palermo), è quella di avere baciato una coroncina del Santo Rosario al termine del suo comizio nella città mariana di Siracusa.
La stoccata del vescovo, infatti, è stata legata anche a quanto accadrà nella città aretusea il prossimo primo settembre, quando verrà celebrato il sessantacinquesimo anniversario della famosa lacrimazione della Madonna di Siracusa, cioè di quel quadretto-statua, un mezzo busto di gesso, raffigurante il Cuore Immacolato di Maria, che alla fine di agosto del 1953 lacrimò in casa dei giovani sposi Angelo Iannuso e Antonina Lucia Giusti.
"Chissà, forse la Madonna si sta preparando a lacrimare ancora di fronte a queste manifestazioni così indecenti", ha detto all'Adnkronos provocatoriamente il vescovo, attirandosi le ire sul web dei simpatizzanti e dei sostenitori di Matteo Salvini ma anche dei parlamentari cattolici della Lega, che costituiscono la stragrande maggioranza del partito oramai radicato in tutta la penisola.
"Le parole del Vescovo di Mazara del Vallo mi sembrano alquanto schizofreniche ed insensate", ha risposto per le rime Vito Comencini, braccio destro del ministro Lorenzo Fontana e componente della Commissione Esteri ed Affari Comunitari della Camera.
"Invece di apprezzare il fatto che ci sia un leader politico che ancora utilizza il rosario e si rifà ai valori della civiltà cristiana, lancia strali a dir poco patetici", ha detto il deputato leghista a Il Giornale.it. Il cattolico praticante Comencini ha sottolineato che "è evidente che nella Chiesa c'è una grossa crisi esistenziale e questo Vescovo ne è la dimostrazione, ma per fortuna a differenza sua ce ne sono molti altri, soprattutto monaci e semplici sacerdoti, che stanno dalla parte della Lega e ci sostengono ogni giorno con la preghiera".
Il vescovo Mogavero non è nuovo a simili prese di posizioni politiche. Dopo il comizio milanese durante il quale Matteo Salvini affidò gli italiani, in particolare i giovani, al Cuore Immacolato di Maria, come in seguito ha fatto in Brasile, in modo più impegnativo, il presidente Jair Bolsonaro, il vescovo di Mazara etichettò come "arrogante" il vicepremier della Lega, accusandolo di appropriarsi dei segni sacri della fede cattolica "per smerciare le proprie vedute disumane, antistoriche e diametralmente opposte al messaggio evangelico".
A quella dichiarazione, e a questa arrivata stamane da Mogavero, un vescovo che oltre ad essere pro migranti si era espresso a favore del riconoscimento civile delle unioni gay e delle coppie di fatto ed era finito in un'inchiesta in cui si indagava per appropriazione indebita, truffa e abuso, l’onorevole Comencini ha
risposto dicendo che nella Lega sono "orgogliosi di essere cattolici e di portare con noi il rosario per recitarlo: il Vescovo di Mazara e i quattro catto-comunisti ormai rimasti se ne facciano una ragione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.