Roma - Sono le 23.09 quando Matteo Salvini scende in sala stampa e taglia per primo il traguardo delle dichiarazioni. Gli exit poll scorrono sugli schermi e ingolosiscono uno dei principali protagonisti del Fronte del No. E il leader del Carroccio non resiste: «Gli italiani hanno rottamato Renzi, ora subito al voto».
«Noi sfidiamo la scaramanzia ma questa campagna elettorale ci impone di osare perché se vittoria sarà, sarà vittoria di popolo contro i poteri forti del mondo. Quindi grazie, grazie, grazie ai cittadini italiani. Se fossero confermati questi dati sarebbe una grande vittoria dei cittadini italiani, Renzi dovrebbe dimettersi nei prossimi minuti e gli italiani vorrebbero tornare subito a votare senza governi del fantasma Formaggino. Non è solo una sconfitta di Renzi, ma di tutti i suoi lacchè e tirapiedi, dai banchieri ai finanzieri, dal presidente di Confindustria a quello della Coldiretti. Un segnale inequivocabile contro tutti e contro tutti. Sono stati sconfitti i gufi, quelli che dicevano stiamo a casa tanto non cambia niente. Se i dati verranno confermati gli italiani Renzi lo hanno rottamato». Il leader leghista inizia a guardare verso il futuro e lancia il guanto di sfida. «Per il centrodestra si apre stagione di responsabilità e di possibile vittoria. Siamo pronti da subito a dare un'alternativa perché l'opzione Renzi gli italiani l'hanno rottamata».
La giornata di Salvini è fedele allo stile barricadero adottato in questi mesi. Un pizzico di propaganda se la concede anche al seggio. «Uno, due, tre...», e imbuca la scheda elettorale: «Comunque, ho votato no» dice tra i flash dei fotografi nel seggio di via Ruffini, a Milano, a pochi passi dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie. Il leader leghista per tutta la giornata non si ferma neppure sui social network. «Il mio dovere l'ho fatto, ora tocca a voi». Poi fuori dal seggio si concede per una battuta con i giornalisti. «Da domani ricomincia una nuova era spero, la politica torna normale, con i piedi per terra, torna a dialogare, torna a discutere, ad occuparsi dei problemi dei cittadini e non c'è più il Re del mondo che si ritiene tale».
Sulla stessa frequenza si attesta Giorgia Meloni, decisa nell'attestarsi sulla linea del «voto subito». «Questo risultato è un messaggio non solo per Renzi, che ovviamente deve rassegnare subito le dimissioni. Ma è un messaggio anche per Mattarella, perché gli italiani vogliono potersi scegliere un governo che faccia gli interessi di tutti. Mi aspetto che il presidente del Consiglio tragga le conseguenze di un segnale chiaro. Credo sia un buon giorno per l'Italia che a testa alta vince e non si fa comprare per un piatto di pesce. Noi siamo già disponibili a offrire una alternativa di governo. Non serve un governo per fare la legge elettorale, pretendiamo elezioni subito».
Una sintonia che Salvini sancisce con il suo ultimo tweet con un ultimo messaggio via Twitter ai suoi follower: «Mi aiutate a mandare #Renziacasa?».
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