Salvini gioca la carta Pontida per recuperare lo slancio delle origini

Alle 12 l'intervento del segretario. Attesi oltre 200 pullman da tutta Italia

Salvini gioca la carta Pontida per recuperare lo slancio delle origini

«Dopo tre anni di assenza per il Covid è bello ritrovarsi, riabbracciarsi. Penso che sia la più grande iniziativa di massa e di popolo di questa campagna elettorale». Matteo Salvini si appresta ad affrontare la sua Pontida più difficile. Sondaggi alla mano il Golden Boy leghista, il leader dal tocco magico capace di rilevare la guida di un partito fermo al 4,1% (Politiche 2013) e di portarlo al 17,4% (Politiche 2018) e al 31% nelle intenzioni di voto del novembre dello stesso anno, vive un periodo di appannamento. L'ascesa di Giorgia Meloni e di Fratelli d'Italia, la possibilità di un sorpasso da parte del partito di Via della Scrofa anche in alcune roccaforti del Nord, il pericolo di una discesa sotto la soglia di sicurezza del 10%, metterebbero a rischio la sua permanenza alla guida del partito. Ma mai dare nulla per scontato con un politico abituato alle discese ardite e alle risalite e capace anche di spiazzare i sondaggi come nelle ultime Politiche quando raccolse diversi punti in più di quelli assegnatigli dai sondaggi.

Le presenze al raduno di Pontida si preannunciano importanti. «Ci sono centinaia di pullman, sono organizzati treni, gente che arriva in aereo, autocolonne, colonne di biker e gente che arriva in bici», racconta Salvini. «Sarà una bellissima giornata di sole, di politica, di amicizia con al centro il lavoro e il diritto di voto degli italiani» prosegue. L'intervento del segretario è previsto attorno alle 12. Prima di lui sul palco saliranno i governatori, i ministri e i capigruppo parlamentari, con una sorpresa finale, probabilmente il ritorno sul palco di Umberto Bossi.

La Pontida 2022 punta sullo slogan del «credo» che Salvini ha lanciato per questa campagna elettorale. Nella culla del leghismo è inevitabile celebrare il ritorno alle origini. Lo si fa sul «sacro suolo» del comune lombardo dove ogni anno dal 1990 in poi, i sostenitori della Lega si ritrovano nel pratone sulla statale 342, tra Lecco e Bergamo, per rilanciare la loro identità più profonda, in un raduno che si ispira al cosiddetto giuramento di Pontida avvenuto, secondo la tradizione il 7 aprile 1167. Quel giorno è considerato la data di nascita della Lega Lombarda contro Federico I Barbarossa, imperatore del Sacro Romano Impero. L'alleanza militare tanto cara al Carroccio, venne costituita nell'abbazia di Pontida dalle municipalità di Milano, Lodi, Ferrara, Piacenza e Parma.

A una settimana dal 25 settembre, però, è inevitabile che i pensieri siano soprattutto puntati sul voto. Via Bellerio intanto ha fornito i primi numeri ufficiali. Saranno oltre 200 i pullman in arrivo nella Bergamasca. I gazebo saranno 38.

Il palco sarà in versione maxi, dodici metri di altezza, largo 30, con due mega schermi. L'ottimismo è di rigore: «Siamo destinati a vincere» chiosa Salvini «e orgogliosi di governare insieme almeno per 5 anni. Non vedo l'ora che arrivi il 25 settembre».

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