Salvini nella bufera: la Polizia porta il figlio sulla moto d'acqua

Il giro in mare ripreso da un video. Matteo: "Errore da papà, ma l'agente non c'entra"

Salvini nella bufera: la Polizia porta il figlio sulla moto d'acqua

Diventa un caso una giornata di relax al mare del ministro dell'Interno Matteo Salvini con la famiglia. Il figlio del titolare del Viminale viene beccato in mare su una moto d'acqua della polizia di Stato. La scappatella su un mezzo dello Stato viene intercettata da un giornalista di Repubblica che riprende la scena. In spiaggia, a Milano Marittima, c'è anche il titolare del Viminale ripreso dai cronisti mentre lancia un pallone in acqua e si sofferma a parlare con gli agenti. Ma le polemiche nascono dal giro sulla moto d'acqua della polizia del figlio del ministro leghista. E che rimanda altri precedenti di politici e ministri che hanno messo a disposizione dei familiari i mezzi dello Stato. La scena incriminata breve. Il filmato dura poco più di tre minuti. Quanto basta a sollevare un caso contro il leader della Lega. Polemiche non solo per l'uso di un familiare del ministro di un mezzo dello Stato ma anche perché due uomini tentano di impedire le riprese del videomaker.

Salvini si assume la responsabilità della scivolata ma difende gli agenti: «Mio figlio sulla moto d'acqua della Polizia? Errore mio da papà, nessuna responsabilità va data ai poliziotti, che anzi ringrazio perché ogni giorno rischiano la vita per il nostro Paese». Mentre il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo si affida all'ironia: «Pure io vorrei andare al mare con i nipotini». Secondo quanto riporta Repubblica i due uomini motivano così il tentativo di impedire le riprese: È un mezzo della polizia, non ci mettere i difficoltà». I due si sarebbero, in primo momento, qualificati come poliziotti e adducendo ragioni di «privacy» in un luogo pubblico. Secondo sempre quanto riporta Repubblica alle richieste di chiarimenti del giornalista, omettono che sul mezzo delle forze dell'ordine ci sia il figlio del vicepremier. Il giornalista resta sul posto e i due innervositi lo seguono per l'intera mattinata fino all'ora di pranzo cercando di oscurare le riprese mettendosi davanti alla telecamera. Poi uno dei due cambia versione: «Non abbiamo mai detto di essere poliziotti, se vieni con me ti faccio spiegare chi sono». La giornata al mare della famiglia Salvini si conclude.

Ma intano monta la polemica anche perché dalla Questura di Ravenna fanno sapere di aver avviato un accertamento per un eventuale utilizzo improprio dei mezzi dell'amministrazione. Una leggerezza nel giorno in cui il capo della Polizia Franco Gabrielli lamenta mancanza di uomini e mezzi. Dal Pd subito partono le cannonate contro il ministro dell'Interno. Più netto Emanuele Fiano: «I mezzi della Polizia servono per garantire la nostra sicurezza, non per far divertire la famiglia del Salvini di turno, e i poliziotti non possono essere messi in difficoltà dalla deferenza verso il Ministro con rischi per loro e per il ragazzo». Al veleno il commento dell'ex ministro Maria Elena Boschi: «Il figlio del ministro Salvini viene portato a fare un giro su una moto d'acqua della Polizia, così per divertimento.

Le moto d'acqua servono alle forze dell'ordine per garantire la nostra sicurezza, non per giocare. E i poliziotti non sono baby sitter. Anziché minacciare di togliere la scorta a Roberto Saviano o Federica Angeli, Salvini usi correttamente i mezzi della Polizia. Pensa di essere in un film, ma è al governo».

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