Matteo Salvini, anche con i voti di Forza Italia, ha vinto le elezioni politiche dicendo «Sì Tav» e «Sì autonomia delle regioni del Nord» ma oggi che è al governo ci spiega che i due progetti vanno in soffitta perché i grillini non li vogliono. Matteo Salvini domenica molto probabilmente vincerà, questa volta in Sardegna, le quarte elezioni regionali di seguito contro i grillini e lo farà alleato a Forza Italia, partito che a differenza sua ancora si batte per la Tav e l’autonomia del Nord. C’è qualche cosa che non torna e non solo non c’è logica, manca pure il senso della politica che è sì l’arte del compromesso, ma non quella del calare le braghe.
Solo poche settimane fa Salvini aveva indossato elmetto e divisa di ordinanza per addentrarsi nel tunnel della Tav. E all’uscita aveva annunciato: io qui vedo un tunnel, quindi il tunnel si farà. E solo poco più di un anno fa girava città e paesi del Lombardo-Veneto per incitare i cittadini a votare sì al referendum per l’autonomia delle due Regioni.
Prendiamo atto che in entrambi i casi scherzava ed è un peccato perché noi, come tanti altri, lo avevamo preso sul serio.
Adesso c’è da capire se i sardi che domenica voteranno Lega stanno appoggiando le idee politiche e le ricette economiche del centrodestra (sì grandi opere, sì autonomia) o se viceversa stanno dando una mano alla decrescita felice dei Cinque Stelle che sul territorio non toccano palla ma che a livello nazionale – sostenuti appunto da Salvini – la fanno da padroni. In altri termini la domanda è: sostenere Salvini rafforza solo la Lega o anche Di Maio? E se, come appare dai fatti, la risposta giusta è la seconda, per quanto deve ancora durare questa gigantesca presa per i fondelli? Nei giorni scorsi eravamo stati facili profeti a scrivere che il conto con i grillini per aver salvato Salvini da un ingiusto processo (caso Diciotti) lo avremmo pagato noi elettori del centrodestra, leghisti compresi.
Onestamente non pensavamo che la cosa avvenisse così velocemente e smaccatamente. Salvini, spiace dirlo, ha barattato la sua libertà con quella economica (Tav) e politica (autonomia) di milioni di italiani.Umanamente lo capiamo, ma dal Capitano ci saremmo aspettati ben altro.
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