Sanità, Maroni scarica Rizzi: "Prove schiaccianti negli atti"

Il governatore a Virus: "Ho letto gli atti e mi pare ci siano delle prove schiaccianti". Poi avverte: "Chi sbaglia va via a calci"

Sanità, Maroni scarica Rizzi: "Prove schiaccianti negli atti"

"Ho letto gli atti e mi pare ci siano delle prove schiaccianti". Ai microfoni di Virus, intervistato da Nicola Porro, Roberto Maroni affronta di petto il nuovo scandalo che ha travolto la sanità lombarda e ha portato all'arresto di Fabio Rizzi, consigliere leghista e padre della recente riforma della sanità. "Ci sono dei magistrati politicizzati - mette in chiaro - in questo caso mi pare di poter dire che hanno fatto egregiamente il loro lavoro".

Oggi, come annunciato ieri da Pd e Patto Civico, è stata presentata la mozione di sfiducia nei confronti di Maroni, sottoscritta da tutti gli esponenti dei due gruppi a cui si sono aggiunte quelli del M5S. Il testo della mozione, che chiede conto a Roberto Maroni delle responsabilità politiche connesse alla vicenda degli appalti truccati nel settore odontoiatrico - e che ha portato all'arresto tra gli altri del consigliere regionale della Lega, Fabio Rizzi - insiste sul tradimento della promessa del presidente della Regione Lombardia di "interrompere la catena di scandali che aveva portato alla fine traumatica della scorsa legislatura". "Io non mi dimetto - ha messo in chiaro Maroni ai microfoni di Porta a Porta - mi sono chiesto se ho qualche responsabilità, ma non ce l'ho: sono stato tradito da una persona di cui mi fidavo". E ribadisce: "Chi sbaglia, fosse anche il mio miglior amico, lo prendo a calci e se ne deve andare".

In merito all'imprenditrice Maria Paola Canegrati, coinvolta nello scandalo sulla sanità insieme a Rizzi, Maroni assicura di non averla mai vista. "Io non conosco quell'imprenditrice - spiega - evito di ricevere persone proprio per impedire che poi vadano dai direttori degli ospedali a dire che conoscono il governatore". Oggi ha incontrato il presidente l'Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone.

"La collaborazione con l'Anac è fondamentale", spiega il governatore ammettendo che nel sistema sanitario regionale esistono "zone d'ombra" che vanno illuminate "con l'aiuto dell'Anac". "Il punto debole del sistema - conclude - è chi condiziona gli appalti pubblici".

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