Roma - Paralisi della sanità pubblica. Per la prima volta in modo compatto i medici bloccheranno visite, interventi, analisi ed esami diagnostici per 24 ore. A parte le urgenze e la funzionalità sempre garantita del Pronto Soccorso l'intero sistema del servizio sanitario nazionale verrà congelato per un giorno. Questa volta infatti a scendere in piazza sono tutte le sigle sindacali e tutte le categorie del pubblico: ospedalieri, medici di famiglia, pediatri, specialisti ambulatoriali e veterinari. Categorie a volte anche contrapposte tra loro, come gli ospedalieri ed i medici di famiglia ma in questo caso unite nella protesta contro il governo Renzi che culminerà in un sit in davanti all'ospedale San Camillo di Roma. Gravi i disagi per i pazienti. Visite specialistiche prenotate magari mesi fa salteranno così come salteranno gli esami di laboratorio o le ecografie o il controllo di routine dal pediatra per il proprio figlio. Si calcola che saranno due milioni le prestazioni annullate a causa dello sciopero dei 250.000 medici pubblici. Almeno 40.000 gli interventi chirurgici cancellati. Non solo. I camici bianchi hanno già consegnato ai sindacati un pacchetto di scioperi che prevede un nuovo blocco questa volta di 48 ore entro il mese di gennaio.
Le ragioni dello sciopero sono molte ed i medici chiedono ai loro pazienti di capire le ragioni di un blocco che provoca gravi disagi. Si assiste secondo la categoria ad un progressivo smantellamento del servizio sanitario nazionale soprattutto a causa dei tagli lineari al fondo nazionale. Ma in ballo ci sono anche le 6.000 assunzioni che il governo dovrebbe inserire nella Legge di Stabilità e che invece fino ad ora sono saltate soprattutto per un motivo di copertura. Le assunzioni rispondono alle richieste della direttiva europea che impone il rispetto dei turni di riposo che in sostanza in nessun dei nostri ospedali vengono rispettati per mancanza di personale. Per ottemperare alla direttiva sono necessarie migliaia di assunzioni. Il governo aveva annunciato di aver trovato la copertura grazie ai risparmi che sarebbero derivati dal disegno di legge sulla medicina difensiva. Alcune norme avrebbero dovuto essere anticipate nella legge di Stabilità con un risparmio previsto di 320 milioni.
Ma l'accordo non è stato trovato e ancora ieri sera in Commissione Bilancio è continuato il confronto con le opposizioni per rendere possibile il via libera alle assunzioni che comunque in ogni caso non saranno le 6.000 necessarie ma forse la metà.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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