
A campagna elettorale finita, e a elezioni perse, il Pd si dimentica completamente su cosa ha fondato gli ultimi mesi di propaganda e gli ultimi anni di ideologia. Senza il minimo pudore, senza la minima intenzione di camuffare, o almeno provarci, il fatto che abbia portato avanti ideologie per interesse, Enrico Letta ha voltato le spalle a uno dei casi che più di tutti hanno alimentato gli albori della sua campagna elettorale, quello dell'ambulante ucciso a Civitanova Marche a mani nude da parte di Filippo Ferlazzo, solo perché era stato insistente con la sua fidanzata nel voler vendere qualche oggetto o avere qualche moneta.
Io ci sarò sabato ai funerali di #AlikaOgorchukwu. Andrò a Civitanova. L'assassinio di Alika è stato un momento drammatico nella vita del Paese e la nostra comunità deve rispondere unita. (Stasera al @Tg3web) pic.twitter.com/jErDQp3ItS
— Enrico Letta (@EnricoLetta) August 2, 2022
Il Partito democratico ed Enrico Letta stesso avevano assicurato la loro presenza ai funerali di Alika Ogurchukwu, disabile e di origine nigeriana. Si erano intestati una battaglia contro il razzismo e avevano strumentalizzato il caso per puntare il dito contro il centrodestra, tirando dentro alla politica in piena campagna elettorale la tragedia di un uomo ucciso dalla furia di chi poi si è scoperto essere mentalmente instabile, probabilmente inadeguato alla vita sociale. In tutta questa tragica vicenda, il razzismo non c'entrava, è stata un'etichetta apposta dalla sinistra a suo uso consumo. Tanto che, ora che non hanno più bisogno di battaglie simboliche come questa, si sono dati alla macchia.
La sinistra ed Enrico Letta hanno puntato il dito contro Giorgia Meloni e Matteo Salvini, accusandoli di aver fomentato quell'episodio con le loro battaglie contro l'immigrazione clandestina. Prima di esprimere solidarietà ai parenti delle vittime, si sono preoccupati di individuare i colpevoli nel centrodestra. "Io ci sarò ai funerali di Alika, andrò a Civitanova", aveva dichiarato davanti alle telecamere del Tg3, come ha fatto notare Hoara Borselli nel suo intervento sul quotidiano Libero.
Invece non c'era, probabilmente perché impegnato in qualcosa di più importante del funerale di un uomo, morto ormai molti mesi fa, sul quale sono anche stati spenti i riflettori.
Enrico Letta era assente, al suo posto è stato delegato un rappresentante di seconda fila del Pd regionale, Irene Manzo, ex vicesindaco di Macerata. Però c'era Francesco Acquaroli, presidente della Regione in forza al vituperato partito di Fratelli d'Italia. La perfetta metafora del buonismo di convenienza del Pd.
Io non sono d'accordo.
Avrà notato che negli ultimi decenni si è affermata la cultura della diffamazione continua. Come non ricordare l'insistenza del giornalista D'Avanzo?
Questo stile di far giornalismo ha avuto tra i suoi padri fondatori Eugenio Scalfari, e ha fatto proseliti in quasi tutti i media.
Che ora adottano questo metodo con sistematica quotidianità (avrà letto Repubblica o Stampa negli ultimi 3 mesi? io l'ho fatto a fatica, ma per dovere di sapere cosa c'è nelle teste altrui).
Quindi non è questione di essere in campagna elettorale.
Va fatta per converso un'azione minuziosa e martellante di smascheramento delle bugie e delle ipocrisie della sinistra.
Non per distruggerla, tutt'altro! Per avere un secondo competitor al governo italiano, perchè quando c'è pluralismo alla fine qualcosa di buono esce, da una e dall'altra parte. Avere un avversario all'altezza, stimola chiunque a migliorarsi per vincere la partita.
io oggi sto peggio di 10 anni fa, e sono un 'privilegiato' con 2 stipendi che entrano in casa.
Quindi, DI CHE STAI PARLANDO? delle politiche fallimentari del pd intuisco.
la ringrazio, immagino Letta nei suoi uffici con un foglio da disegno bianco e tutti i pennarelli sul tavolo, intento a studiare il nuovo logo del pd qualcosa che convinca gli elettori di destra a spostarsi a sinistra, un nuovo nome, perché per lui è sufficiente cambiare etichetta per trasformare un vino nel cartoccio in champagne, poi all'estero ridono di noi.
non solo, proverei anche un certo odio, abbiamo il paese più bello del mondo, cibo fantastico e tradizioni ormai millenarie, il 75% dell'arte presente al mondo, il resto lo hanno fregato durante le guerre, paesaggi stupendi, e siamo con le pezze al ... più che ironia mi starebbe sulle scatole vedere uno spreco di questo tipo.
E qui ci sono già tutte le informazioni che servono...
Succede sempre che
Su un cavallo bianco
Arriva un principe
E porta la bella al castello
Si sposano e sarà
Amore per l'eternità
Solo che la vita
Non è proprio così
A volte è complicata come una
Lunga corsa a ostacoli
Dove non ti puoi ritirare
Soltanto correre
Con chi ti ama accanto a te
Nella buona sorte e nelle avversità
Nelle gioie e nelle difficoltà
Se tu ci sarai
Io ci sarò
Io ci sarò
Giuro ti prometto
Che io mi impegnerò
Io farò di tutto però
Se il mondo col suo delirio
Riuscirà ad entrare e far danni
Ti prego dimmi che
Combatterai insieme a me
Nella buona sorte e nelle avversità
Nelle gioie e nelle difficoltà
Se tu ci sarai
Io ci sarò
Io ci sarò
Nella buona sorte e nelle avversità
Nelle gioie e nelle difficoltà
Se tu ci sarai
Io ci sarò
Io ci sarò
Poveretti coloro che pendono dalle sue minc..ehm, labbra...
"Una rappresentante delegata"
bisogna pur compensare con la tristezza di uno che promette la sua presenza a un evento importante, almeno per lui, e poi si rimangia la parola.
Come già scritto in più occasioni, viva la comunicazione , ma ,una vita con più realtà e meno "social", probabilmente ci farebbe vivere tutti meglio e con meno rabbiosità.
concordo con quanto scrive, ma se uno parla di comunità unita, mostra empatia per una famiglia che ha perso un padre, di rispetto dei valori, insomma non è che non ti presenti al varo di una nave e al massimo chiedi alla Contessa Serbelloni Mazzanti vien Dal mare di prendere il tuo posto, almeno scrivi due righe e scusati, si chiama educazione, che comunque anche in campagna elettorale ha sempre dimostrato di non conoscere, vedi il suggerimento di incipriarsi detto alla Meloni.