Le Sardine di Bologna fanno sul serio e adesso dichiarano guerra aperta a Matteo Salvini.
Il leader leghista è pronto a battere in lungo e in largo l’Emilia Romagna nel tentativo di espugnare il fortino rosso emiliano alle prossime elezioni regionali previste per il 26 gennaio. Ad accogliere Salvini nelle varie tappe, oltre a tanti sostenitori, non mancherà una nutrita schiera di oppositori, come avvenuto a Bologna. Il fenomeno che ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica è stato quelle delle cosiddette Sardine, cioè le migliaia di persone che giovedì scorso si sono riunite in piazza Maggiore per lanciare un inequivocabile messaggio al Matteo leghista, considerato uno squalo: “Non abbocchiamo”. Ergo: non voteremo Lega.
L’idea di quattro ragazzi ha avuto successo: il popolo bolognese anti Lega è stato mobilitato utilizzando i social network e alla prima chiamata hanno risposto in migliaia. Lunedì prossimo Salvini sarà a Modena e adesso è pronto il bis, come ha dichiarato all’agenzia Adnkronos uno degli organizzatori di “Sardine", Mattia Santori: “Ho sentito stamattina i ragazzi che stanno organizzando. Non sanno in che guaio ci siamo cacciati... l'iniziativa sta registrando numeri record su Facebook. La questura ha capito che sta succedendo e hanno chiesto di spostare la manifestazione a piazza Matteotti, una piazza molto grande. A Modena ci sarà il vantaggio della visibilità che noi non avevamo ma ci sono anche tanti sciacalli, ora. Gente che ci vuole screditare perché è roba potente".
La sfida delle Sardine
Gli ideatori giurano che no, le Sardine non diventeranno un partito politico, ma intanto hanno deciso di depositare il dominio “ma questo non vuol dire che nasce un movimento”. Il loro scopo è solo quello di "dare una sveglia" all’Emilia Romagna “di fronte alla calata leghista”, e le prossime iniziative saranno “molto politiche e poco partitiche”. Le Sardine non si schierano in modo esplicito anche se è chiaro per chi non si schierano. In ogni caso, Santori ci tiene a fare una precisazione: “Non pensiamo a candidature per le regionali. Il nostro è un messaggio di sostegno alla politica ed è rivolto ai cittadini. E' un dito puntato contro noi stessi. Basta criticare e non fare nulla. Siamo degli anti-criticoni".
Santori conclude spiegando perché le Sardine sono più forti di Salvini: “Le persone che vanno sui social sanno distinguere il vero dal falso. Tutti ci accorgiamo dei soldi spesi da Salvini per la Bestia, è talmente palese che è tutto un teatrino costruito ad hoc e quella piazza giovedì a Bologna ha fatto male.
Insomma, noi siamo di qui. Ed è questa la differenza con Salvini. Lui ha portato i pullman dalla Lombardia, dal Veneto, dal Trentino. Noi abbiamo un radicamento territoriale pazzesco. Per questo siamo più forti di Salvini".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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