«Italy needs me. Berlusconi stages his comeback». Silvio Berlusconi sceglie il magazine online di politica Politico.Eu, per «mettere in scena il suo ritorno», come suggerisce il titolista. L'intervista, in realtà, vuole soprattutto lanciare un segnale alle cancellerie internazionali e offrire rassicurazioni sulla collocazione atlantica del centrodestra. La curiosità di Politico si rivolge soprattutto verso la sua amicizia con Vladimir Putin. La risposta non lascia spazio a dubbi e interpretazioni con il presidente di Forza Italia schierato senza se e senza ma dalla parte del popolo ucraino. «Sono profondamente deluso. Da premier del mio Paese, io ho sempre lavorato, in pieno accordo con i nostri alleati della Nato, per ridefinire i rapporti fra Russia e Occidente» ricorda Berlusconi.
«L'accordo Nato-Russia avrebbe potuto inaugurare una stagione nella quale la Russia diventasse un partner e un interlocutore affidabile. Già allora, vent'anni fa, si capiva che la sfida sistemica del 21° secolo sarebbe stata quella con la Cina. Purtroppo non è andata così, oggi la Russia attaccando l'Ucraina ha violato il diritto internazionale e ha portato una guerra dolorosa nel cuore dell'Europa» dice il Cavaliere.
«Noi di Forza Italia siamo sempre stati con coerenza dalla parte dell'Europa, dell'Occidente, dell'Alleanza Atlantica, degli Stati Uniti. Oggi noi siamo con il popolo ucraino perché siamo per la libertà, come sempre».
Il secondo passaggio, o meglio il secondo messaggio inviato ai partner europei riguarda il saldo ancoraggio, attuale e futuro, del centrodestra all'Unione Europea. «Siamo pro-Europa, pro-Occidente, pro-NATO, con la democrazia liberale come unico punto di riferimento» dice Berlusconi che spiega che «non prenderebbe parte a nessun governo» se non fosse assolutamente sicuro della sua «correttezza democratica, senso di responsabilità e lealtà verso l'Europa e l'Occidente». Berlusconi nega che Lega e Fratelli d'Italia abbiano necessità di fornire credenziali e garanzie, sostenendo che la coalizione è di centrodestra e che «non ha nulla a che fare con i movimenti estremisti di altri Paesi. Il centrodestra italiano è dato vincente in tutti i sondaggi, ma non ha nulla a che spartire con movimenti populisti di estrema destra che hanno successo in altri Paesi europei. Noi - ma anche i nostri alleati - siamo un centro-destra europeo, occidentale, atlantico, che ha come unico riferimento la democrazia liberale».
Secondo Berlusconi è piuttosto il centrosinistra a essere discutibile, poiché - fatti alla mano - comprende un partito di estrema sinistra che ha votato contro l'adesione di Svezia e Finlandia alla Nato.
L'ultimo passaggio è sulla interruzione di legislatura e la caduta del governo Draghi che potrebbe determinare qualche ripercussione sulla partecipazione al voto. «Il rischio di astensionismo è molto alto. Questa è una delle ragioni - non la più importante, naturalmente - per le quali avremmo preferito che il governo Draghi potesse continuare fino alla fine naturale della legislatura».
Berlusconi, inoltre, come di consueto registra e pubblica sui social la sua «pillola del giorno» sul programma di Forza Italia. Il messaggio questa volta si concentra sulla sicurezza, «il primo compito di uno Stato liberale». «Quando saremo al governo ripristineremo ed estenderemo l'istituto del poliziotto di quartiere e faremo lo stesso con l'operazione 'strade sicure' con le forze armate a fianco delle forze dell'ordine».
Il tutto accompagnato da una piccola gag sul finale del videomessaggio.
«Se anche tu pensi si debbano investire più risorse per la sicurezza, il 25 settembre devi andare a votare per il partito comunista...», dice il leader azzurro che sorride e subito si corregge divertito: «Ho sbagliato, devi votare per noi, per Forza Italia».
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