
L'ipotesi di un'interruzione della fornitura dei satelliti di Starlink all'esercito ucraino circolata negli ultimi giorni dopo lo stop degli aiuti militari a Kiev da parte di Donald Trump, si è fatta più concreta ieri con un tweet di Elon Musk (poi smentito dal segretario di Stato Marco Rubio) in cui il patron di Space X ha scritto: «L'intera linea del fronte ucraina collassa se spengo il mio Starlink, che è lo scheletro delle forze militari di Kiev». Nelle settimane passate numerosi analisti militari si sono interrogati su quanti giorni potrebbe resistere l'esercito ucraino senza il sostegno dei satelliti americani e se fosse possibile trovare una valida alternativa per sostituirli.
Occorre anzitutto ricordare che Musk ha messo a disposizione dall'inizio della guerra i suoi satelliti all'esercito ucraino e, già il 26 febbraio 2022, in un post su X scriveva: «Il servizio di Starlink è ora attivo in Ucraina. Più terminali sono in arrivo». Nei primi mesi della guerra i satelliti sono stati forniti a Kiev gratuitamente e poi attraverso un contratto siglato con il Dipartimento di Stato americano. Starlink ha avuto un ruolo determinante nella guerra in Ucraina per garantire la connessione internet sia in ambito civile sia soprattutto militare, basti pensare che la rete satellitare è stata definita «la spina dorsale essenziale della comunicazione». Proprio per questo ci si è iniziati a interrogare se e come fosse possibile sostituire i satelliti di Musk con un'altra tecnologia e, nei giorni scorsi, un portavoce della Commissione europea ha dichiarato al Financial Times che l'Ue sta esplorando «possibili alternative a Starlink in Ucraina». Il riferimento è alla società francese Eutelsat di cui un portavoce ha dichiarato a Reuters: «Stiamo discutendo con l'Ue su come possiamo contribuire a migliorare gli sforzi in Ucraina» aggiungendo «abbiamo distribuito e continuiamo a gestire centinaia di terminali in Ucraina e nel Mar Nero, rafforzando l'impegno dell'Europa per la resilienza digitale dell'Ucraina».
Il problema è che a oggi Eutelsat ha solo 630 satelliti in orbita terrestre bassa contro gli oltre 7mila di Starlink e potrebbero non essere sufficienti a garantire una connessione qualitativamente accettabile in un territorio ampio come l'Ucraina.
Basti pensare che lo scorso dicembre la compagnia telefonica francese Orange ha scelto di inviare 200 terminali di Starlink a la Mayotte dopo il ciclone che ha devastato il territorio d'oltremare francese invece di utilizzare Eutelsat. Un campanello d'allarme che testimonia come difficilmente Starlink potrebbe essere sostituito con una tecnologia di analoga efficienza e standard qualitativi.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.