Savona vuole la Turchia nella Ue. Scoppia il caos, barricate di Fdi

Savona: "Ankara è un interlocutore fondamentale". Il documento depositato in parlamento. La Meloni a Salvini: "Non si resta al governo con chi vuole islamizzare l'Europa"

Savona vuole la Turchia nella Ue. Scoppia il caos, barricate di Fdi

Il documento porta la firma di Paolo Savona. E prevede l'allargamento dell'Unione europea all'area dei Balcani Occidentali e, soprattutto, alla Turchia. Un'idea che, appena è stata pubblicata dalla Stampa, ha subito scatenato una strenua opposizione da parte di Fratelli d'Italia. Giorgia Meloni ha, infatti, chiesto a Matteo Salvini di far ritirare subito la relazione e di chiedere un chiarimenti politico: "Non si resta al governo con chi vuole islamizzare l'Europa".

Il documento La partecipazione dell'Italia all'Unione europea. Relazione programmatica è stato depositato da Savona in parlamento e apre uno scenario che rischia di creare nuove fratture nell'esecutivo. Le prime barricate all'idea di far entrare la Turchia nell'Unione europea sono state alzate dai parlamentari di Fratelli d'Italia. Ma all'interno dello stesso governo i leghisti non hanno mai appoggiato l'idea di far mettere piede al Sultano Recep Tayyip Erdoğan nei palazzi del potere europeo. Non più tardi di qualche settimana fa, come ricorda la Stampa, proprio Salvini aveva accusato il Consiglio d'Europa di non aver mai mosso un dito quando a Strasburgo si parlava di annoverare tra i Paesi membri anche la Turchia che, aveva detto in quell'occasione, "non sembra un faro di democrazia e diritti". "Aprire le porte dell'Europa alla Turchia è escluso - aveva poi spiegato il leader leghista in una intervista - abbiamo già abbastanza problemi di integrazione per far entrare in casa nostra questo Cavallo di Troia".

Savona sta per lasciare il ministero per gli Affari europei. Nelle prossime ore traslocherà in Consob. Prima di andare via, però, ha lanciato una proposta che mette in imbarazzo l'intero esecutivo (leggi il documento). Perché, pur ammettendo "tutte le difficoltà" dell'operazione, l'economista vede il governo di Ankara come "un interlocutore fondamentale" per Bruxelles su "sicurezza" e "politica regionale" nel Medio Oriente, nel Golfo e persino "in quadranti più distanti, come il Corno d' Africa". Non è la prima volta che il tema di allargare l'Unione europea alla Turchia viene messo sul tavolo. Ma il capogruppo di Fratelli d'Italia in Commissione Esteri della Camera, Andrea Delmastro, vuole andare a fondo per capire se questa è la posizione ufficiale del governo Conte.

"È la solita manina o siamo in presenza di un atto di sottomissione?", si chiede. E invita Salvini a fermare "questo atto di islamizzazione dell'Europa". "Altrimenti - promette - ci penseremo noi: piuttosto ci incateneremo in Parlamento per difendere la nostra civiltà".

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