Scalfarotto insiste: "Ecco perché ho incontrato gli americani in carcere"

Il Pd ha "processato" Scalfarotto per la visita in carcere a Regina Coeli ai due americani in carcere per l'omicidio del carabiniere a Roma

Scalfarotto insiste: "Ecco perché ho incontrato gli americani in carcere"

Ivan Scalfarotto rincara la dose. Non sono bastate le polemiche dopo la sua visita nel carcere di Regina Coeli per "sincerarsi delle condizioni" dei due americani arrestati per l'omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega. Scalfarotto, pur avendo ricevuto critiche feroci dal suo stesso partito, ha deciso di rivendicare quel gesto che tanto ha fatto discutere. In un'intervista a La Stampa, il parlamentare dem non usa giri di parole e respinge gli attacchi di chi ha visto in quella mossa una sorta di mancanza di rispetto nei confronti dell'Arma: "Sono convinto della doverosità del mio gesto, nonostante la tempesta perfetta messa su. La mia ispezione era una verifica della tenuta dello Stato democratico: abbiamo già accettato che le persone possano affogare in mare, che possano stare sul ponte di una nave senza assistenza. Per fortuna posso dire che la polizia penitenziaria sta gestendo la situazione con grande professionalità. In uno Stato di diritto è doverosa la solidarietà per la vittima, ma lo Stato deve anche rispettare chi ha commesso il crimine più efferato", ha spiegato il dem. Insomma Scalfarotto chiede "rispetto" per chi ha pugnalato con ben undici coltellate un militare durante un controllo in pieno centro a Roma. L'esponente del Partito democratico manda anche un messaggio chiaro al Pd: "Il mio auspicio -aggiunge- è che il mio partito non subordini mai la tutela dello Stato democratico a valutazioni di opportunità politica. Questa è una posizione dalla quale non mi muovo. Non si può mettere in secondo piano neanche per un secondo la tutela dello Stato di diritto. Una volta che lo accetti non torni più indietro. E mi sembra che per il partito il problema non è tanto l'ispezione in sé, ma la reazione che c'è stata".

Il dem dunque rispedisce al mittente gli attacchi ricevuti col fuoco amico del Nazareno. Ma di fatto la sua visita a Regina Coeli farà discutere ancora a lungo. Sui social infatti si è aperto il dibattito.

E gli utenti, anche elettori del Partito Democratico, condannano il gesto del parlamentare che si è preoccupato di verificare le condizioni di salute dei due americani mettendo da parte in quel momento il cordoglio per un dolore indicibile che sta provando una intera famiglia che ha dovuto dire addio ad un ragazzo di 35 anni che amava il suo lavoro e la divisa.

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