La Bbc nell'occhio del ciclone, dopo la sospensione di un suo presentatore accusato di aver pagato un adolescente tossicodipendente perché gli mandasse delle foto e dei video con contenuti sessuali. La star televisiva, di cui si ignora ancora l'identità per motivi legali, è già stata sospesa dall'emittente che però ora si trova estremamente sotto pressione, sospettata di aver ignorato i primi reclami (di maggio) della famiglia del giovane. Frustrati dal comportamento della Bbc i genitori del ragazzo, che ora ha vent'anni, si sono rivolti al Sun che ha pubblicato tutta la storia con una lunga intervista alla madre della vittima. La signora ha raccontato che il presentatore ha pagato per anni il ragazzino, spendendo in tutto ben 35mila sterline che sono servite a finanziare la sua dipendenza dal crac. «In tre anni mio figlio si è trasformato da un giovane pieno di gioia in un fantasma distrutto dalla droga», ha raccontato. Ha anche detto che un'immagine del presentatore in biancheria intima era stata salvata come parte di una video chiamata con il figlio, allora diciassettenne. Il quotidiano ha specificato che la famiglia del ragazzo non ha preteso alcun compenso per raccontare la storia. Il suo unico desiderio era che si facesse qualcosa contro l'uomo che si era approfittato del figlio e che continuava ad andare in onda come se nulla fosse accaduto. Immediatamente dopo la diffusione della notizia nella rete si sono rincorse innumerevoli voci incontrollate sulla possibile identità del presentatore, tanto che numerose star, tra cui Rylan Clark e Gary Lineker, si sono viste costrette a smentire sui social ogni coinvolgimento. Nel pomeriggio di ieri è giunto il comunicato ufficiale dell'emittente che dichiarava di «aver preso molto seriamente le accuse». «La Bbc ha ricevuto un primo reclamo in maggio, ma nuove accuse di diversa natura sono emerse giovedì. Possiamo confermarvi che un membro dello staff è stato sospeso dal servizio. Se riceveremo informazioni che richiedono ulteriori accertamenti prenderemo altri provvedimenti - si legge nella nota stampa - questi provvedimenti includono anche il tentativo di parlare con coloro che ci hanno contattato per comprendere a fondo la situazione. Se non ricevessimo un riscontro questo non significa che l'indagine si fermi». Rimangono tuttavia molti dubbi sulla procedura seguita dalla Bbc fino a questo momento.
Che cosa è stato fatto realmente, dopo il primo reclamo? E perché l'uomo è stato sospeso solo ieri? Questi i due principali interrogativi a cui la Bbc è chiamata a rispondere, una bella gatta da pelare per il direttore generale Tim Davie che ieri ha definito la situazione «complessa» confermando che la corporazione era in contatto con «autorità esterne» tra cui la polizia. Il governo ha garantito massimo rigore.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.