Scannapieco (Bei) in pole per Cdp. Ferraris alle Ferrovie

Da giorni i contatti, telefonici e non solo, sono in corso e frequenti per chiudere il cerchio sulle nomine delle partecipate statali, a partire da Cassa depositi e prestiti (Cdp) e Ferrovie dello Stato

Scannapieco (Bei)  in pole per Cdp. Ferraris alle Ferrovie

Da giorni i contatti, telefonici e non solo, sono in corso e frequenti per chiudere il cerchio sulle nomine delle partecipate statali, a partire da Cassa depositi e prestiti (Cdp) e Ferrovie dello Stato che riuniscono oggi le rispettive assemblee degli azionisti. Ieri il titolare del ministero dell'Economia e delle Finanze Daniele Franco è stato a Palazzo Chigi due volte, la mattina e nel pomeriggio, per fare il punto con il premier Mario Draghi. E in serata è arrivata l'ufficialità: alle Ferrovie vanno Luigi Ferraris (legnanese, 59 anni), ex numero uno di Terna come amministratore delegato, e Nicoletta Giadrossi (triestina, 55 anni), già nel cda di Fincantieri, che diventa presidente al posto di Gianluigi Castelli. A completare il Cda delle Ferrovie Pietro Bracco, Stefano Cuzzilla, Alessandra Bucci, Silvia Candiani e Riccardo Barbieri Hermitte.

Quanto a Cdp, il Mef è intenzionato a indicare Dario Scannapieco (romano, 53 anni), oggi vicepresidente della Banca europea degli investimenti, per il ruolo di amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti, fino a ieri guidata da Fabrizio Palermo. Confermato alla presidenza Giovanni Gorno Tempini.

L'orientamento di Draghi, quindi, si è confermato quello della discontinuità, sulla scia di quanto deciso fino ad ora. La lista degli esempi è lunga: il generale Francesco Paolo Figliuolo che ha preso il posto di Domenico Arcuri a capo della struttura commissariale per l'emergenza Covid, Fabrizio Curcio alla Protezione civile per sostituire Angelo Borrelli. E, più in generale, scelte assunte in solitaria, come quella di portare Franco Gabrielli a Palazzo Chigi per affidargli la delega sulla sicurezza o di mettere Elisabetta Belloni alla guida dei Servizi segreti.

Le scelte di Scannapieco, vicepresidente della Bei, e dell'ex amministratore di Terna Luigi Ferraris, rafforzano questo trend. Anche in dissonanza con l'orientamento che avrebbe dato il Quirinale e cioè di preferire una continuità, con la riconferma degli amministratori delegati in carica.

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