Come sempre il giorno successivo alle elezioni, in Italia fioriscono i politologi. E se a mettersi in fila per dire "io l'avevo detto che finiva così" sono anche i commentatori da bar, figuriamoci quelli che dovrebbero essere gli addetti ai lavori.
Tra questi ultimi c'è senza dubbio il noto giornalista (e firma di punta de Il Fatto Quotidiano) Andrea Scanzi. Che ieri sera, pochi minuti prima dell'apertura delle urne, faceva lo spaccone su Facebook: "Renzi si prende sei o sette Regioni. Se sbaglio, per punizione compro tutti i dischi di Mengoni." Al di là della scarsa eleganza nei confronti del cantautore, è evidente che Scanzi non ha resistito alla tentazione di incantare le folle dei suoi web-ammiratori con una previsione (per carità, legittimo sbagliare) condita da una scommessa dal sapore musicale (lui, che si picca di essere anche critico musicale).
Oggi - come già annunciato dal balcone della sua bacheca Facebook giorni addietro - non potrà commentare i risultati elettorali "perché impegnato (con somma gioia) nel mio tour di presentazione del romanzo "La vita è un ballo fuori tempo"." Il popolo dei suoi follower sui social, però, non dimentica la promessa ed ora, mentre Scanzi fa lo splendido irridendo Alessandra Moretti per la sconfitta, pretende divertito che il giornalista onori il proprio impegno.
Verso l'ora di pranzo,
Scanzi torna a fare capolino su Facebook postando una foto in cui esibisce tutti i dischi del cantautore, ricordando giustamente "ogni promessa è debito". Un siparietto di cui sorriderà, immaginiamo, soprattutto Mengoni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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