Scholz all'attacco di Musk. "I padroni dei social non decideranno il voto"

Il cancelliere dopo gli attacchi subiti: "La scelta alle urne spetta ai tedeschi"

Scholz all'attacco di Musk. "I padroni dei social non decideranno il voto"
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Ben più rumoroso delle sue Tesla, Elon Musk continua a intervenire nella campagna elettorale in corso in Germania. In vista del voto anticipato del 23 febbraio, il miliardario è un rullo compressore, con ripetute dimostrazioni di sostegno al partito di estrema destra AfD e attacchi frontali contro le massime cariche dello Stato tedesco. Da ultimo, sulla sua piattaforma X, Musk ha accusato il presidente della Repubblica Frank-Walter Steinmeier di essere «un tiranno antidemocratico», che «si deve vergognare» per aver messo in guardia dalle ingerenze esterne nelle elezioni di febbraio. Un messaggio, quello del capo dello Stato, implicitamente diretto contro Musk e contro i tentativi di manipolare il voto da parte della Russia, secondo i servizi segreti tedeschi. Per il proprietario di Tesla e X, quella di Steinmeier è un'inaccettabile limitazione della libertà di opinione, di cui lo stesso social vuole essere baluardo.

Tuttavia, è il cancelliere Olaf Scholz il bersaglio preferito di Musk. Tanto che nel discorso di fine anno, trasmesso la notte del 31, il capo del governo tedesco si è rivolto ai suoi connazionali: «Siete voi, cittadini, a decidere cosa succede in Germania. Non dipende dai proprietari dei social media», ha detto Scholz. A novembre, quando a Berlino cadeva il governo «semaforo», Musk aveva definito il capo del governo tedesco «uno scemo» per aver cacciato i liberaldemocratici dal suo esecutivo. Dopo l'attentato contro il mercato di Natale di Magdeburgo del 20 dicembre, compiuto dall'islamofobo Taleb al Abdulmohsen sostenitore di AfD e ammiratore di Musk, lo stesso miliardario ha invocato le dimissioni immediate di Scholz, «uno scemo incapace». Nella stessa giornata, poche ore prima dell'attacco che ha causato cinque morti e oltre duecento feriti, Musk aveva scritto su X che «soltanto AfD può salvare la Germania». Troppo per il cancelliere, a poco più di due mesi alle elezioni. Senza abdicare alla sua proverbiale freddezza, Scholz ha replicato a Musk in maniera indiretta: «La libertà di opinione vale anche per i multimiliardari, significa anche che si possono dire cose non giuste». Un tentativo di disinnescare la «bomba» Musk andato a vuoto. Con un articolo sul quotidiano conservatore Die Welt, l'imprenditore è tornato a sostenere AfD. Secondo Musk, il partito non è di estrema destra, come vogliono i media «mainstream», ma è «l'ultima scintilla di speranza per la Germania», fautore di un sano pragmatismo dalla gestione dell'immigrazione alla politica in materia di energia e clima. Alle sciabolate del proprietario di X, Scholz ha risposto di nuovo col fioretto durante il suo discorso di Capodanno, in cui ha esortato i connazionali a non lasciarsi influenzare dall'esterno in vista del voto del 23 febbraio. Con un nuovo riferimento implicito a Musk, il cancelliere ha rimarcato che «i proprietari dei social network non decidono» sul futuro della Germania, come neanche «chi grida più forte». Dice e non dice Scholz, alludendo ad AfD la cui candidata cancelliera Alice Weidel avrà prossimamente un colloquio con Musk, con molta probabilità trasmesso su X.

Il partito è fermo intorno al 20% nei sondaggi, secondo dopo i popolari di Cdu e Csu al 30%. Numeri che potrebbero variare con questa ultima trovata di Musk, federatore delle destre mondiali tra intimità con Donald Trump e amicizia col presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

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