Omicidio di Bergamo, fermato l'assassino del vigilante: “L’ho ucciso per gelosia”

L'uomo era riuscito a fuggire a piedi dopo aver accoltellato Mamadi Tunkara nei pressi del supermercato nel quale la vittima lavorava come vigilante

Sadate Djiram, togolese di 28 anni, che ha confessato di aver ucciso Mamadi Tunkare
Sadate Djiram, togolese di 28 anni, che ha confessato di aver ucciso Mamadi Tunkare
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È stato fermato al confine svizzero l'assassino di Mamadi Tunkara, il vigilante accoltellato in centro a Bergamo. Era fuggito a piedi ma alcuni testimoni erano riusciti a vederlo in faccia e grazie all'identikit la polizia è riuscita a identificarlo e a diramarne la descrizione. Le informazioni sono attualmente frammentarie e l'uomo è in stato di fermo al settore frontiera di Como. La polizia sta eseguendo gli accertamenti del caso. Gli agenti erano sulle sue tracce già da da ieri sera, poco dopo l'accoltellamento del vigilante nei pressi del supermercato Carrefour in via Tiraboschi dove lavorava in portineria. Sadate Djiram, questo il nome dell'assassino, avrebbe agito per gelosia per una donna.

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È stato descritto da più persone come un soggetto di origine centrafricana alto circa 1.80, ripreso anche dagli smartphone di alcuni testimoni che ne hanno ripreso la fuga prima che riuscisse a scomparire tra i vicoli del centro. Le indagini dovranno ora accertare se l'assassino di Tunkara è lo stesso uomo con il quale è stato visto avere una discussione la notte del 31 dicembre. "Secondo me lo ha aspettato, poi l’ha buttato a terra. Lui ha capito la gravità, ha gridato 'aiuto, aiuto', ma è stata un’aggressione rapida", ha raccontato il titolare di una caffetteria nei pressi del supermercato agli inquirenti. "Sono uscito subito, ci siamo guardati ma purtroppo lui stava spirando. È arrivata una dottoressa che gli ha fatto il massaggio cardiaco ma purtroppo non c'era nulla da fare", ha proseguito.

Sembra essere stato a tutti gli effetti un agguato quello in cui è caduto Tunkara da tutti descritto come una persona a modo e mai sopra le righe. Il suo aggressore lo ha colpito con un grosso coltello da cucina e con "cattiveria", come dicono i testimoni, avvalorando l'ipotesi che tra loro potesse esserci stato uno screzio. La persona attualmente attenzionata è un 28enne del Congo, senza fissa dimora. È un richiedente asilo la cui prima domanda, inoltrata nel 2019 a Palermo, era stata negata; poi è stata reiterata lo scorso settembre a Bergamo. Incensurato e senza alcun precedente di polizia, studiava in una scuola serale di Bergamo per conseguire un diploma di licenza media superiore.

Per molto tempo aveva vissuto in Germania, poi il trasferimento in Italia e la relazione con una donna italiana, con la quale ha convissuto fino a poco tempo fa. E che sarebbe alla base dell'omicidio del vigilante gambiano Mamadi Tunkara.

"L'identificazione e il rintraccio a poche ore dal delitto conferma che le nostre forze di polizia hanno grande capacità non solo di prevenzione dei reati ma anche di assicurarne gli autori in tempi brevi alla giustizia. A chi ha operato nella circostanza ed all'autorità giudiziaria va il nostro plauso ed il nostro ringraziamento", ha dichiarato il ministro Matteo Piantedosi.

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