La sconfinata giovinezza della più amata dagli italiani

In 400mila guidano ancora il vecchio modello, il nuovo ha fatto rinascere la Fiat. E ora il battesimo di altre due

La sconfinata giovinezza della più amata dagli italiani

La Fiat 500 compie 60 anni. E chissà quante persone sono cresciute con l'icona delle icone italiane, l'emblema del miracolo economico di quei tempi. Ma c'è una differenza: la 500 è rimasta la 500, anche 60 anni dopo: unica, pimpante, sempre giovane, più internazionale e al passo con i tempi. Un vero oggetto di culto: ne esistono ancora almeno 400.000 esemplari, molti dei quali continuano a circolare sulle nostre strade con il tettuccio in tela apribile, il ronzio del motore, l'accensione (ta-ta-ta-ta-ta-ta) con la levetta accanto al sedile che fa tremare il motore dietro, il cambio di marcia con la doppietta, il tac-tac delle frecce, il volantone sottile con al centro il clacson nero. Alzi la mano, tra gli attuali 60enni e i più anziani, chi, almeno una volta, non ci abbia portato la fidanzata in camporella battagliando con il fastidioso cambio tra i due sedili. Si partiva con gli amici in quattro, stipati come sardine, con il mangiadischi a tutto volume e i finestrini giù. Altro che climatizzatore... In Fiat 500 anche al mare, col bagaglio ben legato al tetto.

E poi i titoli-barzelletta sui giornali di allora («In 500 contro un albero: tutti salvi»), i film (anche l'ultimo 007 alias Daniel Craig) e i cartoni animati. L'auto più amata, insomma, con fan in tutto il mondo, molti dei quali accorreranno da domani a domenica a Garlenda (Savona) per i festeggiamenti e un mega-raduno organizzati dal Fiat 500 Club Italia. «Il programma è ricco: l'allargamento del Museo, l'unico al mondo dedicato a un solo modello, un libro, un francobollo e una torta gigante con 60 candeline», spiega il fondatore Domenico Romano.

La seconda generazione della 500, quella presentata a Torino nel 2007, in occasione delle celebrazioni per i 50 anni, se da una parte ne ha rafforzato il mito, dall'altra è stata l'artefice della rinascita del Gruppo Fiat che, in seguito, si sarebbe trasformato in Fiat Chrysler Automobiles.

Dal 1957, quando la Fiat 500 prodotta a Mirafiori costava meno di 500.000 lire, a ora (i prezzi vanno da 11.700 a 18.000 euro) ne sono state vendute circa 6 milioni, 2 milioni della seconda generazione. In più, è diventata una famiglia di modelli: alla corsaiola 695 Abarth e alla 500C (cabrio), si sono aggiunte la 500L e la 500X, capaci di soddisfare le esigenze di una famiglia, e la 500e, versione elettrica per il mercato californiano. E poi le serie speciali, molte quelle firmate da Lapo Elkann, come la 500 by Gucci e la «piccante» Kar_masutra. E ora, per il compleanno di domani, dal cilindro di Olivier François, capo globale del marchio Fiat, è uscita la 500 Anniversario, sia in versione berlina sia cabrio. A distinguerla sono i dettagli di stile che si richiamano agli anni Sessanta, uniti a tutte le tecnologie in termini di comfort, sicurezza e connettività. I prezzi partono da 13.600 euro.

Giovanni Agnelli e Vittorio Valletta battezzarono la prima 500 il 4 luglio 1957; a Sergio Marchionne l'onore, invece, di aver fatto da padrino al lancio della seconda generazione del modello più famoso di casa Fiat il 4 luglio 2007 (la serata memorabile lungo i Murazzi del Po) e di esserlo ancora domani, in occasione del 60° anniversario, insieme a

tutto il management del Lingotto. Forever young, dunque, come recita lo slogan che ha dato il nome al progetto che ha accompagnato da marzo a oggi la 500 in giro per le capitali d'Europa, partendo da Torino, la sua città.

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