Occupazione della giunta delle elezioni. È la mossa del Movimento Cinque Stelle per protestare contro la possibile approvazione di un emendamento della maggioranza al regolamento che definisce, a seguito di ricorsi, la validità o la nullità delle schede alle politiche.
La questione è molto tecnica, ma per i grillini pare essere dirompente. Da tempo hanno lanciato l'allarme su un presunto «ribaltamento del voto». La modifica, presentata con un emendamento di Forza Italia, prevede di considerare valide - in base al principio del favor voti - anche le schede con più segni ma su liste che sostengano lo stesso candidato.
E in serata, nell'aula della giunta per le elezioni si scatena il finimondo. «Ci batteremo in ogni sede contro questa schifezza», attacca il capogruppo grillino Francesco Silvestri. Ma per Fdi si tratta di un «atto di una violenza estrema che preclude l'esercizio della normale dialettica politica». Solo «il senso di responsabilità di chi ha subìto questo sopruso ha evitato conseguenze peggiori» spiegano i componenti della giunta per le elezioni di Fratelli d'Italia.
La riunione della giunta viene spostata in un'altra commissione presidiata dai commessi per provare a proseguire i lavori ma i deputati pentastellati si schierano di fronte alla porta. Il questore di Fdi Trancassini ha appena finito di spiegare di voler evitare l'intervento dei commessi quando arriva i il leader dei cinquestelle Giuseppe Conte. I due si appartano per un colloquio alla ricerca di una soluzione. Poi arriva anche il presidente della Camera Lorenzo Fontana a conferma della gravità della situazione.
I nomi dei parlamentari col seggio a rischio - secondo uno studio del M5s - sarebbero oltre trenta e in alcuni casi anche big come la ministra Eugenia Roccella o l'ex ministro Roberto Speranza o ancora il Senatur Umberto Bossi. Solo disinformazione, è però la replica di Pietro Pittalis, deputato di Forza Italia in giunta e presentatore dell'emendamento.
La vicenda parte da un ricorso, presentato appunto dall'azzurro Andrea Gentile e riguardante un collegio uninominale in Calabria vinto per 482 voti dalla pentastellata Anna Laura Orrico. Ma un riconteggio delle nulle nel senso chiesto dalla maggioranza, secondo lo studio M5s, potrebbe farle perdere il collegio in favore dell'esponente di Forza Italia. Orrico non perderebbe, però, il seggio visto che risulterebbe eletta al plurinominale della Calabria ai danni della collega Elisa Scutellà. È il cosiddetto meccanismo del «flipper» dalle conseguenze difficilmente prevedibili.
In questa maniera, potrebbe, d'altro canto, sperare di rientrare alla Camera l'ex deputata e avvocatessa di Italia Viva Lucia Annibali candidata in Toscana dove il recupero di appena 85 schede nulle in favore del centrodestra modificherebbe il riparto.In serata prevale la prudenza: la riunione viene sconvocata e se ne riparlerà tra una settimana.
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