Era uscito a comprare i mobili, aveva già scelto anche la lavatrice. Raffaele, 30 anni, un lavoro come commesso part-time in una catena d'abbigliamento, aveva deciso di andare a vivere da solo ed era felice di aver trovato una casa di suo gradimento a Marcianise, in provincia di Caserta. Nel giro di qualche giorno avrebbe potuto realizzare il suo sogno.
Ma l'illusione è durata poco. «Benvenuti nel 2021 - racconta atterrito - un 2021 in cui mi sono sentito negare l'affitto dalla proprietaria dell'appartamento perché sono gay». La sua sembra una storia fuori dal tempo. Raffaele aveva trovato su internet l'annuncio della casa. Tramite l'agenzia immobiliare che ne curava la locazione, aveva raggiunto un accordo con la proprietaria e aveva versato la caparra. «Avevo già acquistato lavatrice, asciugatrice e frigorifero racconta il trentenne a NEG Zone . La proprietaria mi aveva chiesto di fissare un appuntamento prima di firmare il contratto, per conoscerci di persona. Quando ci siamo incontrati, la signora ha confermato la disponibilità e mi ha fatto entrare in casa per prendere alcune misure per ordinare i mobili».
Il 24 febbraio Raffaele era nel negozio per acquistarli quando è stato contattato dall'agenzia. La dipendente imbarazzata gli ha spiegato che c'era stato un problema e la donna non intendeva più firmare il contratto. Quando Raffaele ha chiesto il motivo, è rimasto di ghiaccio. «Sono imbarazzata nel dirtelo ha detto l'interlocutrice e non potrei neanche, ma il problema della signora è il tuo orientamento sessuale». «Che persone mi volete mettere in casa?», avrebbe tuonato la proprietaria con l'agenzia. «Non esiste che io, omosessuale, non abbia diritto a un appartamento - si sfoga la vittima -. Neanche fossi un delinquente».
La storia ha fatto il giro di Instagram e di Facebook. La zia ha ospitato il trentenne, mentre l'agenzia sta provvedendo a trovare per lui un'altra soluzione e ha interrotto ogni rapporto con la signora in questione.
«Siamo vicini a Raffaele e a coloro che costantemente sono vittime di discriminazioni - commentano il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli ed il conduttore radiofonico de La radiazza Gianni Simioli -. Daremo loro tutto il sostegno ed il supporto necessari, non soltanto morali. Questa storia non finirà qui».
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