Se l'innocenza di Forti dipende da chi lo difende

I teoremi della Lucarelli

Se l'innocenza di Forti dipende da chi lo difende
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Dunque, vado con ordine. Scrive Selvaggia Lucarelli su X (Twitter, per intenderci, anche se con il cambio di nome di Elon Musk sembra una rivista porno degli anni Ottanta): «Caso Forti, questi gli innocentisti più noti e accaniti (esclusi parenti, avvocati e consulenti): Jo Squillo, Andrea e Veronica Bocelli, Marco Mazzoli dello zoo di 105, Luigi di Maio, Walter Rizzetto (Fdi), Rocco Siffredi, Red Ronnie, le Iene, Enrico Montesano, Giorgia Meloni. Come non lasciarsi convincere della sua innocenza». Premetto che per me Chico Forti è colpevole eccome, è stato condannato per ben due volte (e io sono un garantista), ma non è questo il punto (anche perché il caso Forti, nell'opinione pubblica italiana, è sempre stato molto controverso). Mi colpisce il modo di ragionare che ormai si è affermato in Italia, e che la Lucarelli rappresenta benissimo con il suo elenco random degli innocentisti (non così random, vi dirò in seguito). Che senso ha la lista di nomi citati così?

In realtà la lista poteva essere ben più lunga, se la Lucarelli avesse voluto: di tesi sull'innocenza di Chico Forti sono stati scritti libri, e vent'anni fa non c'era trasmissione televisiva che non lo difendesse. Ma la lista della Lucarelli è significativa perché è un modo di pensare da influencer: questi pensano questo, questi altri pensano quest'altro, e noi siamo questi. Su qualsiasi cosa ci si divide in squadre, come tifosi delle squadre di calcio, su qualsiasi argomento, e soprattutto a seconda del periodo storico. Ma attenzione: la Lucarelli, come giudice (di Ballando con le stelle e un po' di tutto), è anche molto furba, sa come e dove posizionarsi senza darlo a vedere, a seconda dei casi.

I periodi storici qui cambiano a seconda dei governi, e così le idee. Una cosa né di destra né di sinistra diventa di destra o di sinistra a seconda di quando avviene e da chi la appoggia. Il Luigi Di Maio citato dalla Lucarelli è innocentista su Forti come lo era all'epoca del governo Conte, e allora ti viene anche da pensare mmm... Perché la stessa Lucarelli, sempre su X, aggiunge: «Cosa lega buona parte di questi nomi? Una sfrenata passione per il complottismo, per l'ammiccamento a tesi irrazionali e anti-scientifiche, il populismo, le lotte contro i poteri forti e le battaglie noncielodikono». Ah, ecco cosa li lega. Peccato che sembri anche un ritratto della pattuglia di Marco Travaglio, di cui Selvaggia Lucarelli è la pupilla, tant'è che non ho memoria di battaglie contro gli innocentisti per Chico Forti quando Giuseppe Conte, sostenuto da Travaglio e dal Fatto Quotidiano, era al governo. Se poi parliamo di no-vax, esperti di scie chimiche, cospirazionisti antioccidentali, beh, lì si ritrovavano tutti.

Ma tornando alle liste della spesa della Lucarelli, volete sapere dove saltano fuori le tesi più innocentiste prima che Chico Forti fosse trasferito in Italia? Sul blog di Beppe Grillo. Il grande capo del Conte del Grillo, il guru di Marco Travaglio. Ne prendo una a caso, del 2013, dove il M5S scrive: «Chico è oggi un simbolo per tutti coloro che cercano la verità. Nessuno potrà restituirgli gli anni perduti lontano dai suoi cari e dalla sua vita, ma auspichiamo almeno di poter contribuire con il nostro impegno alla sua battaglia verso la libertà».

Strano, Beppe Grillo non compare nella lista di nomi della Lucarelli, se ne è dimenticata? Si è ricordata di Jo Squillo ma non di Grillo? In compenso ci ha messo Di Maio, che da quando è uscito dal M5S è nemico di Conte, di Grillo, della Lucarelli, del Fatto Quotidiano, e con i nomi andate avanti voi, potete metterci pure il vostro fruttivendolo, l'importante è che poi non smetta di vendervi le pere.

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