Se il Pd spara a zero sul ministro dell'Interno Luciana Lamorgese per le manganellate agli studenti la responsabile del Viminale deve scattare sull'attenti fornendo scuse e spiegazioni immediate senza se e senza ma. Quando la Lega, che pure è nella maggioranza, fa lo stesso sull'ondata di sbarchi o sulle violenze sessuali del branco in piazza Duomo è un fastidio che non viene preso in seria considerazione. In pratica la sinistra può fare le pulci e la voce grossa sull'operato del Viminale, ma il centrodestra al governo no.
Il Partito democratico sta attaccando a testa bassa Lamorgese sulle maniere forti dei poliziotti che hanno disperso i cortei non autorizzati degli studenti per Lorenzo Parelli, il giovane morto l'ultimo giorno di stage dell'alternanza scuola-lavoro. Un'interrogazione Pd al ministro dell'Interno va giù dura: «Il 28 gennaio, gli studenti di diverse città italiane, angosciati e desiderosi di ricordare una giovane vita spezzata sono scesi in piazza per chiedere alle istituzioni maggiore attenzione e tutela per le loro vite, rivendicando giustamente che non si può morire a scuola». La deputata dem Chiara Gribaudo, della segreteria nazionale del Partito aggiunge al j'accuse: «La risposta delle forze dell'ordine è stata di impedire con la forza cortei non autorizzati. Non è accettabile il modo in cui giovani manifestanti sono stati respinti, picchiati e manganellati da poliziotti in tenuta anti-sommossa».
Le bordate erano già iniziate il 24 gennaio, con gli scontri alla prima manifestazione di protesta nella capitale. Il parlamentare Pd, Matteo Orfini, cinguettava su twitter: «A Roma gli studenti che manifestavano dopo la morte di Lorenzo Parelli sono stati caricati dalla polizia e presi a manganellate senza ragione. Nella stessa città fu consentito ai fascisti di Forza Nuova di assaltare la sede della Cgil. Ministra Lamorgese, le pare normale?».
La mazzata che suggella l'offensiva dem arriva dal segretario in persona, Enrico Letta, che domenica su Rai 3, dichiara: «È una vicenda abbastanza grave» per poi correggersi con «molto grave» aggiungendo che «bisogna avere risposte».
Il via libera all'interrogazione del Pd, che tutti prendono molto sul serio. A parte Sara, una delle manifestanti manganellate: «Che il Pd si lavi la faccia pubblicamente ci rincuora ben poco. È proprio il Partito democratico ad aver introdotto l'alternanza all'interno delle scuole e ora si meraviglia e si indigna di fronte alla violenza utilizzata per far tacere chi si rivolta».
Dopo l'assalto sessuale del branco a Capodanno il centrodestra di governo e non ha puntato il dito contro il Viminale e la gestione dell'ordine pubblico. «A Milano stupri, violenza e risse in pieno giorno. Ministro Lamorgese e sindaco Sala, è troppo disturbo chiedervi di fare qualcosa?» chiedeva il leader leghista Matteo Salvini. Il primo cittadino non solo sminuiva la matrice islamica e l'origine nordafricana degli assalitori, ma assolveva il ministro aspettandola fiducioso a Milano.
Se poi la Lega denuncia l'emergenza sbarchi con «clandestini senza green pass ed espulsioni dall'Italia bloccate» viene snobbata come
sempre. Nonostante il 31 gennaio siano già sbarcati in 3.035, tre volte tanto il 2021 facendo prevedere nuove ondate di arrivi. Però l'interrogazione sulle manganellate della polizia agli studenti è di sinistra e vale di più.
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