Prima ci hanno provato invano per vie «istituzionali», poi hanno deciso per un blitz sulla Sea Watch 3, la nave della ong tedesca da tre giorni alla fonda al largo della costa siracusana, per verificare la situazione sanitaria dei 47 migranti, tutti uomini, di cui 13 minori non accompagnati, in mare da dieci giorni, ai quali non viene concessa l'autorizzazione allo sbarco. Tre parlamentari di schieramenti diversi, Stefania Prestigiacomo (Forza Italia), Riccardo Magi (+Europa e segretario uscente dei Radicali italiani) e Nicola Fratoianni (segretario nazionale di Sinistra italiana) ieri mattina sono saliti a bordo dell'imbarcazione al centro dell'ultimo braccio di ferro tra il ministro dell'Interno Matteo Salvini e l'Europa, chiedendo di far attraccare la nave e creando con questa mossa a sorpresa un caso politico, soprattutto tra gli azzurri.
Facevano parte della delegazione anche il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, attivisti di associazioni di volontariato, medici e due legali. Per due giorni le autorità italiane non hanno dato il via libera all'ispezione, benché prevista dalle prerogative parlamentari. Nonostante la Prestigiacomo si fosse attivata presso il capo di Gabinetto di Salvini e la Capitaneria di Porto per essere accompagnata, le è stato concesso soltanto un giro attorno alla nave. «Una scelta grave e immotivata», twittava Fratoianni prima del blitz di ieri, chiedendo anche al presidente della Camera Roberto Fico di intervenire per sbloccare la situazione. I deputati non si sono arresi. Per raggiungere la nave hanno affittato un gommone privato, per l'occasione pilotato proprio dalla Prestigiacomo, dotata di patente nautica. A bordo hanno trovato persone provate da un naufragio e da una settimana di navigazione al freddo. «Avevano gli occhi impauriti - racconta la deputata azzurra - facevano molta tenerezza. Vivono ammassati in una zona unica, con diversi letto a castello, dove dormono in due o tre, tutti accucciati, alcuni anche per terra. E hanno a disposizione un unico gabinetto. Tra l'altro, essendo la nave alla fonda, non possono scaricare, dunque le condizioni igieniche sono davvero precarie. Sul ponte è stata montata una tenda con dei teloni di plastica dove possono stare durante il giorno. Ma cominciano a mancare sia indumenti che cibo». Essendo di Siracusa non è la prima volta che la Prestigiacomo ha a che fare con i migranti. Ma la sua prima visita a bordo l'ha segnata. «Mi hanno raccontato storie terribili. Molti di loro sono stati mesi, anni, nei campi in Libia, praticamente ridotti in schiavitù. Hanno cicatrici sul corpo, per le torture subite un giovane ha perso la vista da un occhio. In una giornata come questa - spiega l'esponente di Fi - ho voluto dare seguito al tema più alto del valore della vita». Così, al di là della diversa appartenenza politica, i tre deputati si sono trovati concordi nel combattere la medesima battaglia. «I migranti ospiti della nave sono preoccupati perché non hanno potuto avvisare i loro familiari che sono in salvo, sperano di attraccare quanto prima perché fa freddo», scrive Magi su Twitter.
«È incredibile sentire da un ministro che avremmo violato la legge - dice in un video il parlamentare - in realtà abbiamo solo esercitato delle legittime prerogative parlamentari. Vietarcelo avrebbe significato sì violare la legge. A bordo c'è una situazione sospesa in un limbo del diritto oltre che dell'umanità. È una situazione non tollerabile e politicamente inutile».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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